image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Il Pd è come il semaforo:
mentre gli altri si agitano,
lui immobile regola il traffico

  • di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

2 febbraio 2022

Il Pd è come il semaforo: mentre gli altri si agitano, lui immobile regola il traffico
Apparentemente statico, lucina rossa, lucina verde, benzina sul rogo della Casellati, reincarico a Sergio Mattarella, la soluzione preferita per il Pd. Un’arte della sopravvivenza e della mediazione assai politica: nessun nome, nessuna prova di forza, nessuno strappo e, alla fine, il risultato in tasca in attesa di capire cosa sia, cosa voglia e che futuro immagini per l’Italia un partito che, nonostante sé stesso, rimane ancora il riferimento di un’area non irrilevante di elettori

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

L’imitazione ha venticinque anni, ormai dimenticata. Pippo Chennedy Show, Corrado Guzzanti prende le fattezze di Romano Prodi, allora Presidente del Consiglio, l’ironia è una perla: “Le devo confessare che già da ragazzo, quando cominciavo a fare politica, un simbolo più di altri mi aveva colpito e ispirato: il semaforo. Sotto il semaforo tutte le macchine corrono, han fretta, devono andare, devono scappare, fan le corna al finestrino, si agitano, si muovono. E lui fermo, tranquillo, governa in mezzo la strada, la situazione è sotto controllo. Nessuno lo muove, immobile: semaforo”. A distanza di cinque lustri, quel monologo potrebbe descrivere il ruolo di Enrico Letta nelle recenti elezioni per il Quirinale. Apparentemente immobile, lucina rossa, lucina verde, benzina sul rogo della Casellati, reincarico a Sergio Mattarella: la soluzione preferita, l’unica possibile per il Pd.

Il Pd, a questo giro, aveva solo da perderci. Imbarazzato dall’alleanza governista con 5 Stelle e Lega, incapace per questione di numeri di imporsi o di fare la voce grossa, dannato dalla memoria dei 101 franchi tiratori che impallinarono proprio Prodi nel 2013, Il Pd ha dovuto fare i conti sia con quel precedente che con la consapevolezza di essere composto di anime diverse e potenzialmente pronte al tradimento nel segreto del catafalco. Letta ne è il segretario odierno, il quarto della legislatura iniziata nel marzo 2018 con le dimissioni di un Matteo Renzi il quale, comunque, era stato il dominus delle liste che avevano portato a quella tornata elettorale. Ciò significa che, al netto della scissione con la quale l’ex premier creò Italia Viva portandovi i suoi pretoriani, la compagine parlamentare del Pd è tuttora formata sostanzialmente da (ex) renziani o comunque da deputati e senatori scelti da lui. Impossibile, per questo, aspettarsi dal gruppo la fedeltà totale anche solo a un nome di bandiera.

20220202 094839893 8170
Il presidente della Repubblica rieletto, Sergio Mattarella

Letta tutto ciò l’ha capito e, in acque agitate da altri, ha navigato per restare a galla, ha giocato per non perdere, è rimasto fermo per portare a casa la pelle. La tanatosi è una strategia del Pd già dai tempi della segreteria Zingaretti e, a giudicare dai numeri dei sondaggi, pare funzionare, con una ripresa lenta ma costante, la moderazione centrista che ha esaurito da un pezzo qualsiasi spinta da sinistra, dove i rivoluzionari d’un tempo ora vedono come un auspicio e non più come una minaccia la prospettiva di morire democristiani.

Intanto il dato politico è significativo: senza colpo ferire, il Pd è ancora al governo in una fase fondamentale per il Paese, può intestarsi una parte della rielezione di Mattarella, non ha prestato il fianco a figuracce strategiche e comunicative. Un’arte della sopravvivenza e della mediazione assai politica: nessun nome, nessuna prova di forza, nessuno strappo e, alla fine, il risultato in tasca, in attesa di capire cosa sia, cosa voglia e che futuro immagini per l’Italia un partito che, nonostante sé stesso, rimane ancora il riferimento di un’area non irrilevante di elettori.

More

Così fuori dai giochi, così al centro della politica: Giorgia Meloni, ora provate a fermarla

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

La fiamma arde ancora

Così fuori dai giochi, così al centro della politica: Giorgia Meloni, ora provate a fermarla

Salvini pro nucleare e contro il divieto ai motori termici: “Auto elettriche? Le batterie le fanno in Cina, con le centrali a carbone”

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Lega verde

Salvini pro nucleare e contro il divieto ai motori termici: “Auto elettriche? Le batterie le fanno in Cina, con le centrali a carbone”

Caro Silvio, visto che non ti trasferisci al Quirinale che ne dici di diventare migliori amici?

di Alessandro Innocenti Alessandro Innocenti

Presidente siamo con te?

Caro Silvio, visto che non ti trasferisci al Quirinale che ne dici di diventare migliori amici?

Tag

  • Attualità
  • Partito democratico
  • Enrico Letta

Top Stories

  • Delitto di Garlasco, Massimo Giletti clamoroso a Lo Stato delle Cose: “Se la madre di Chiara era convinta che Stasi fosse il colpevole gli avrebbe tirato giù il telefono”. Perché Alberto voleva passare a casa Poggi?

    di Giulia Ciriaci

    Delitto di Garlasco, Massimo Giletti clamoroso a Lo Stato delle Cose: “Se la madre di Chiara era convinta che Stasi fosse il colpevole gli avrebbe tirato giù il telefono”. Perché Alberto voleva passare a casa Poggi?
  • Delitto di Garlasco, Marco Poggi ricoverato in una clinica per dipendenze? La famiglia Sempio ha fatto una colletta per tagliarlo fuori dall’omicidio di Chiara? E sul denaro che il padre di Andrea avrebbe dato a Garofano…

    di Pasquale Mario Bacco

    Delitto di Garlasco, Marco Poggi ricoverato in una clinica per dipendenze? La famiglia Sempio ha fatto una colletta per tagliarlo fuori dall’omicidio di Chiara? E sul denaro che il padre di Andrea avrebbe dato a Garofano…
  • Francesco Magnani sbrocca, a chi non succede? Ma l'incidente, le "Brigate Rosse" e il video shock sono meno ipocriti del giornalismo che nasconde le notizie. E l'unico normale è il "volto noto" di La7...

    di Ottavio Cappellani

    Francesco Magnani sbrocca, a chi non succede? Ma l'incidente, le "Brigate Rosse" e il video shock sono meno ipocriti del giornalismo che nasconde le notizie. E l'unico normale è il "volto noto" di La7...
  • Abbiamo visto le foto dell’autopsia di Chiara Poggi e vi raccontiamo cosa dimostrano (gli assassini sono almeno due) e cosa succederà tra qualche giorno... Il punto su Garlasco con un'intervista al medico legale Pasquale Bacco

    di Giulia Ciriaci

    Abbiamo visto le foto dell’autopsia di Chiara Poggi e vi raccontiamo cosa dimostrano (gli assassini sono almeno due) e cosa succederà tra qualche giorno... Il punto su Garlasco con un'intervista al medico legale Pasquale Bacco
  • Enzo Iacchetti e l’ipocrisia degli attori, conduttori e vips. Ora che c’è da protestare davvero dove siete? O in realtà siete solo degli influencer?

    di Moreno Pisto

    Enzo Iacchetti e l’ipocrisia degli attori, conduttori e vips. Ora che c’è da protestare davvero dove siete? O in realtà siete solo degli influencer?
  • Mala del Brenta, Felice Maniero fa esplodere il podcast di Fedez! Il Doge Manca? “Un pagliaccio”. I servizi segreti? “A libro paga”. I soldi? “No comment”. Ma il quadro mai ritrovato?

    di Jacopo Tona

    Mala del Brenta, Felice Maniero fa esplodere il podcast di Fedez! Il Doge Manca? “Un pagliaccio”. I servizi segreti? “A libro paga”. I soldi? “No comment”. Ma il quadro mai ritrovato?

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Ponte Morandi, parla l’esperto esplosivista: "Ecco quello che nessuno ha mai detto"

di Redazione MOW

Ponte Morandi, parla l’esperto esplosivista: "Ecco quello che nessuno ha mai detto"
Next Next

Ponte Morandi, parla l’esperto esplosivista: "Ecco quello che...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy