image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

IL PONTE SULLO STRETTO È REALTÀ! Ma è un bene? Tutti i pro e i contro: Italia “più connessa”, la metro e il record, ma anche i ricorsi, l'impatto ambientale e la resistenza sismica...

  • di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

  • Foto: Ansa

6 agosto 2025

IL PONTE SULLO STRETTO È REALTÀ! Ma è un bene? Tutti i pro e i contro: Italia “più connessa”, la metro e il record, ma anche i ricorsi, l'impatto ambientale e la resistenza sismica...
Il Ponte sullo Stretto si farà davvero: il governo ha dato il via libera definitivo al progetto. Ma è davvero una buona notizia? Da un lato si parla di un'Italia finalmente più connessa, di tempi ridotti, una metropolitana tra Calabria e Sicilia e un’opera da record mondiale. Dall’altro, però, restano i dubbi: ricorsi in arrivo, timori sull’impatto ambientale, sulla sicurezza sismica e sui costi dell’opera. Ecco tutti i pro e i contro del ponte più discusso (e atteso) della storia italiana

Foto: Ansa

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Il Ponte sullo Stretto di Messina torna a essere più di un’idea: il Cipess, Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, ha approvato il progetto definitivo. Ora manca solo la “bollinatura” della Corte dei Conti. Dopo decenni di annunci, stop e ripartenze, il governo Meloni ha deciso di riattivare ufficialmente l’opera nel 2023. Il via libera arriva oggi, tra l’entusiasmo del premier e del ministro Matteo Salvini e le proteste degli ambientalisti. È il passo più avanzato mai raggiunto nella storia di questa infrastruttura discussa e divisiva. «È un’opera strategica, simbolo della forza tecnica italiana», ha dichiarato Giorgia Meloni durante la riunione del Cipess. Salvini, che ha fatto del Ponte una bandiera politica, rilancia: «I cantieri partiranno tra settembre e ottobre». L’obiettivo? Avere il primo attraversamento tra il 2032 e il 2033. Il progetto, elaborato da Stretto di Messina Spa e dal consorzio Eurolink guidato da Webuild, prevede un ponte sospeso lungo 3.666 metri, con una campata centrale da 3.300: sarà la più lunga del mondo. Un’infrastruttura colossale, pensata per collegare Sicilia e Calabria con tre corsie stradali per senso di marcia e due binari ferroviari. L’investimento è di 13,5 miliardi di euro, interamente coperto da fondi pubblici. Non è però tutto pronto: il progetto ha ricevuto 62 prescrizioni da parte della Commissione Via/Vas, 68 osservazioni dal comitato tecnico scientifico e 239 richieste di integrazione dal Ministero dell’Ambiente. Inoltre, l’Europa non ha ancora dato il suo parere finale. Ma per il governo è una “giornata storica”. E anche se l’associazione “Invece del ponte” assicura che “nessun cantiere può partire” e promette ricorsi in tutte le sedi, il dado sembra tratto. Dopo mezzo secolo di promesse, il Ponte sullo Stretto è tornato al centro della scena. Con più polemiche che cemento, per ora.

Matteo Salvini alla presentazione del Ponte sullo Stretto
Matteo Salvini alla presentazione del Ponte sullo Stretto Ansa

I vantaggi promessi

I vantaggi promessi

“Un’opera strategica per l’Italia intera”, ripete il governo. Il Ponte sullo Stretto non è solo un’infrastruttura ingegneristica da record, ma, secondo i promotori, un motore di sviluppo economico e occupazionale senza precedenti. L’effetto sul PIL stimato dal Cipess è di +23,1 miliardi di euro, a cui si aggiungono 10,3 miliardi di entrate fiscali solo nella fase di cantiere. I posti di lavoro promessi sono 36.700, molti dei quali stabili. Un’occasione, secondo l’esecutivo, per rilanciare il Mezzogiorno e rafforzare la competitività del Paese. Il progetto prevede una capacità di trasporto fino a 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno. Il Ponte sarà attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, garantendo continuità tra Sicilia e continente. L’opera è pensata per resistere a eventi sismici e venti estremi, con sistemi di monitoraggio intelligente per la manutenzione predittiva. Le due torri d’acciaio alte 399 metri, i cavi da 1,26 metri di diametro e il design aerodinamico rendono l’infrastruttura un’eccellenza ingegneristica riconosciuta a livello globale. Ma il Ponte non sarà da solo. A integrarlo, oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari tra Calabria e Sicilia. In Calabria: 10 km di strade, 2,7 km di ferrovie e un Centro Direzionale a Villa San Giovanni. In Sicilia: 10,4 km di nuove strade e 17,5 km di rete ferroviaria, più tre nuove stazioni a Messina (Papardo, Annunziata, Europa). Tutto pensato per integrare l’opera con la rete esistente e futura (come l’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria). Il governo punta anche sull’ecologia: riduzione dei tempi di percorrenza, minor inquinamento da traghetti, minori emissioni. “Un progetto sostenibile”, assicura il Mit. A trarne beneficio saranno anche logistica, turismo e mobilità pendolare. Secondo il sottosegretario Morelli, “il valore netto economico è positivo per 1,8 miliardi di euro”. Per l’Italia, il Ponte rappresenta la possibilità concreta di diventare un hub mediterraneo efficiente, connesso e competitivo.

https://mowmag.com/?nl=1

I nodi irrisolti

I nodi irrisolti

Dietro gli annunci trionfali, si apre una battaglia che si preannuncia lunga e complessa. Per le associazioni ambientaliste e molti comitati locali, l’approvazione del Cipess è tutt’altro che un via libera definitivo. Greenpeace, Legambiente, Lipu e WWF hanno già presentato un reclamo all’Unione Europea, denunciando una possibile violazione della direttiva Habitat. La richiesta è chiara: apertura di una procedura di infrazione contro l’Italia. Il motivo? L’impatto ambientale “certo, documentato e ammesso dagli stessi proponenti”, scrivono. Il progetto, secondo il comitato No Ponte Capo Peloro, è “tutto fuorché definitivo”. Si contano 239 richieste di integrazione solo dal Ministero dell’Ambiente, che spaziano da analisi costi-benefici alla gestione dei rifiuti, dal rischio sismico all’impatto su flora, fauna e atmosfera. A questi si aggiungono le 62 prescrizioni della Commissione Via/Vas e le 68 osservazioni del comitato tecnico scientifico. Un quadro tecnico-ambientale che appare ancora lontano dalla chiusura. C’è poi il tema del rischio sismico. I sostenitori dell’opera citano studi rassicuranti, che hanno valutato anche il terremoto del 1908. Ma una ricerca recente pubblicata su Earth-Science Reviews colloca l’epicentro esatto proprio in corrispondenza del tratto previsto per il ponte, con la possibilità di terremoti fino a magnitudo 6.9. Un dato che alimenta i timori. “Altro che partita finita”, avvertono i comitati. Sul fronte politico, le critiche piovono anche da Azione, Pd e Avs. “Un regalo ai privati”, attacca Angelo Bonelli. “Un’opera da 14,6 miliardi quando nel 2005 era stimata in 3,8”, denuncia. Il capogruppo dem Anthony Barbagallo parla di “spreco colossale”: “Nei libri di storia sarà ricordata tra i peggiori errori di gestione delle risorse pubbliche”. Il Comitato “Invece del Ponte” annuncia ricorsi in tutte le sedi, mentre a Torrefaro si è già attivato un presidio permanente. “Si apre una nuova fase di resistenza”, scrivono. Intanto, la Corte dei Conti deve ancora pronunciarsi. E se anche i cantieri partissero davvero a settembre, nulla garantisce che la lunga strada verso il Ponte sia priva di ostacoli.

More

ACQUAROLI BENE, MA NON BENITO: Giorgia Meloni preoccupata per le Marche? Il SONDAGGIO FARLOCCO (scomparso da Repubblica), Ricci, capricci e i veri guai della “regione al plurale”

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

marche o marchette?

ACQUAROLI BENE, MA NON BENITO: Giorgia Meloni preoccupata per le Marche? Il SONDAGGIO FARLOCCO (scomparso da Repubblica), Ricci, capricci e i veri guai della “regione al plurale”

“Irrituale ingerenza italiana”: IL RUGGITO DEL VATICANO ALLA SBARRA, che alla prima udienza del “processo Becciu” cita come teste il sottosegretario Mantovano (uomo ombra di Giorgia Meloni)

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Libera Chiesa in libero Stato?

“Irrituale ingerenza italiana”: IL RUGGITO DEL VATICANO ALLA SBARRA, che alla prima udienza del “processo Becciu” cita come teste il sottosegretario Mantovano (uomo ombra di Giorgia Meloni)

Vittorio Feltri SCATENATO a MOW: "Tajani? Vuol fare il presidente della Repubblica". Forza Italia? "Non tutti i Berlusconi gradiscono versare soldi nel partito". E punta sulla lista di Zaia: "Non è destinato a fallire"

di Gianmarco Serino Gianmarco Serino

libero di volare

Vittorio Feltri SCATENATO a MOW: "Tajani? Vuol fare il presidente della Repubblica". Forza Italia? "Non tutti i Berlusconi gradiscono versare soldi nel partito". E punta sulla lista di Zaia: "Non è destinato a fallire"

Tag

  • Angelo Bonelli
  • Attualità
  • Cronaca
  • Giorgia Meloni
  • governo
  • Matteo Salvini
  • Movimento 5 stelle
  • Pd
  • Politica
  • Ponte sullo Stretto

Top Stories

  • GIÙ LE MANI DA SAMIRA LUI! La Ruota della Fortuna “è un programma patriarcale e maschilista”? Naike Rivelli smaschera le ipocrisie: “Al posto delle veline mettete Rosy Bindi, poi vediamo gli ascolti...”

    di Naike Rivelli

    GIÙ LE MANI DA SAMIRA LUI! La Ruota della Fortuna “è un programma patriarcale e maschilista”? Naike Rivelli smaschera le ipocrisie: “Al posto delle veline mettete Rosy Bindi, poi vediamo gli ascolti...”
  • Fabrizio Corona SCATENATO contro Elodie: “Hai sco*ato la showgirl più famosa d'Italia”. Sui social indicano Belen, ma è lei? E lancia insinuazioni su ballerine dei concerti e Iannone…

    di Jacopo Tona

    Fabrizio Corona SCATENATO contro Elodie: “Hai sco*ato la showgirl più famosa d'Italia”. Sui social indicano Belen, ma è lei? E lancia insinuazioni su ballerine dei concerti e Iannone…
  • No, Mario Sechi non sostituirà Barbero, ma qualcuno dovrebbe farlo: avete sentito le cazzate che ha sparato sull’economia? “Se gli economisti ci capissero davvero qualcosa non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo”. Ecco cosa sbaglia

    di Riccardo Canaletti

    No, Mario Sechi non sostituirà Barbero, ma qualcuno dovrebbe farlo: avete sentito le cazzate che ha sparato sull’economia? “Se gli economisti ci capissero davvero qualcosa non saremmo nelle condizioni in cui ci troviamo”. Ecco cosa sbaglia
  • SERIE A IN ALTO MARE! Le bombe di Fabrizio Corona a Falsissimo (a pagamento): festino gay in barca dei giocatori dell'Inter tra sesso, coca e vaselina? Accuse gravissime: altre querele in arrivo?

    di Jacopo Tona

    SERIE A IN ALTO MARE! Le bombe di Fabrizio Corona a Falsissimo (a pagamento): festino gay in barca dei giocatori dell'Inter tra sesso, coca e vaselina? Accuse gravissime: altre querele in arrivo?
  • “Io, trans e nera, ASSUNTA da Chiara Ferragni per farsi pubblicità e LICENZIATA”. Parla Marayah: “Dalla serie The Ferragnez (Amazon) a pulire i cessi”. Le conseguenze? “Sono tornata a prostituirmi e ho tentato il suicidio…". Un altro caso Strazzer?

    di Grazia Sambruna

    “Io, trans e nera, ASSUNTA da Chiara Ferragni per farsi pubblicità e LICENZIATA”. Parla  Marayah: “Dalla serie The Ferragnez (Amazon) a pulire i cessi”. Le conseguenze? “Sono tornata a prostituirmi e ho tentato il suicidio…". Un altro caso Strazzer?
  • CURVA NORD! Ecco cosa succederà lunedì per Inter Torino: ultras fuori da San Siro e comunicato ufficiale prima della partita. La Questura: chi non entra va in blacklist. E via le bandiere anche dal primo anello verde

    di Jacopo Tona

    CURVA NORD! Ecco cosa succederà lunedì per Inter Torino: ultras fuori da San Siro e comunicato ufficiale prima della partita. La Questura: chi non entra va in blacklist. E via le bandiere anche dal primo anello verde

di Emanuele Pieroni Emanuele Pieroni

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Caso Orlandi, MA WOJTYLA È COINVOLTO CON LA SCOMPARSA DI EMANUELA? Chi ha scritto la lettera anonima che concorda con la versione di Marcello Neroni? E perché la Commissione d’inchiesta sta andando verso una pista “amical-parentale”?

di Giulia Ciriaci

Caso Orlandi, MA WOJTYLA È COINVOLTO CON LA SCOMPARSA DI EMANUELA? Chi ha scritto la lettera anonima che concorda con la versione di Marcello Neroni? E perché la Commissione d’inchiesta sta andando verso una pista “amical-parentale”?
Next Next

Caso Orlandi, MA WOJTYLA È COINVOLTO CON LA SCOMPARSA DI EMANUELA?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy