È notizia fresca di agenzia quella delle dimissioni di Carola Rackete da eurodeputata. Un fatto non particolarmente rilevante a nostro avviso, ma non ci siamo proprio trattenuti e abbiamo chiamato il Direttorissimo Vittorio Feltri per un commento dei suoi e poi ci siamo dilungati in chiacchiere su come se la passa la Von der Leyen sino ad approdare alla nostra politica interna. Chiacchierando sulle tensioni tra Lega e Forza Italia il direttore ci ha spiazzato facendoci sapere che sia abbastanza certo del fatto che la frase pronunciata da Antonio Tajani “sono il ministro degli esteri più sfigato della storia” celi in realtà un’ambizione ben più precisa: diventare il Presidente della Repubblica. Ma che davero!? Di questo Feltri si dice certo, anche se non nutre grandi aspettative sul successo di questa iniziativa, a differenza di quelle che ripone su Luca Zaia. Secondo lui, la potenziale lista dell’attuale governatore del Veneto è destinata al successo delle prossime regionali, mentre Tajani in Forza Italia non se la passerebbe affatto bene. Tra i Berlusconi da un po’ sarebbe venuto a mancare quell’accordo familiare sul finanziamento al partito, che secondo il fondatore di Libero, è destinato a rimanere un partito minore. Tajani dunque, qualora lasciasse la Farnesina, sarà bravo come Rackete e Belloni a trovarsi un nuovo lavoro, forse da Presidente della Repubblica? Staremo a vedere, nel frattempo, date un’occhiata a st’intervista, che se siete ancora qui d'estate significa che proprio non c’avete un caz*o da fare e buona lettura!

Allora direttore, ha appena annunciato le proprie dimissioni Carola Rachete. Un suo commento?
Non ho ancora avuto tempo di elaborare questo concetto. Comunque, mi sembra una cosa che non segnerà la storia. Siamo di fronte a un personaggio che ci sia o non ci sia, è lo stesso.
Meglio Carola Rachete o Ilaria Salis?
Tra l’una e l’altra scelgo nessuno.
Anche Elisabetta Belloni ha abbandonato il gabinetto della von der Leyen. Tutte queste quote rosa che se ne vanno… una soluzione al proposito?
Ma un lavoro lo troveranno di sicuro, non sono certo delle stupide.
Certo, anche questo è vero, ma secondo lei, la nave della Von Der Leyen sta affondando, visto che è alle prese con una sorta di sfiducia?
No, è prematuro per dirlo. Può darsi che la cosa degeneri, però per il momento credo che riuscirà a resistere.
La Lega ha affermato che voterà contro la fiducia. Salvini e Tajani su questo punto non sono affatto d’accordo, lei che ne pensa?
Penso che Tajani e Salvini non vadano molto d’accordo mai, su nessun problema, su nessun tema. Per cui non sono minimamente stupito.
Peraltro ci avviciniamo alle regionali, e in Veneto Zaia ha anche lanciato la sfida di una potenziale lista che secondo il Sole 24Ore godrebbe di grande consenso…
Beh penso che Zaia sia una persona molto provveduta e sa quello che fa. Quindi sono convinto che la sua iniziativa non sia destinata a fallire, anzi.
Crede che questa situazione possa spaccare la maggioranza?
Penso proprio di sì. Poi può anche darsi che mi sbaglio, certo, ma...
Comunque questi motivi di tensione toccano anche provvedimenti in esame al Parlamento, ad esempio il decreto Infrastrutture.
Ma questo è abbastanza normale. Quando c’è una sommossa politica, poi ci sono delle conseguenze che possono anche diventare veri boomerang
Tajani sembra non passarsela bene neanche dentro Forza Italia
Sì, infatti (ride)

Ultimamente ha detto di essere il ministro degli Esteri più sfigato della storia. Ma lei crede che stia pensando, o comunque stia valutando, di abbandonare gli Esteri per dedicarsi alla cura di Forza Italia?
No, io penso invece che lui punti a diventare Presidente della Repubblica.
Ah, davvero?
Sì. Questo mi sembra il suo disegno. Poi, naturalmente, può andare male, anzi quasi sicuramente andrà male. Però è questo il suo vero obiettivo.
Non me lo aspettavo. Però, non trova un po’ strano che Tajani dopo aver proposto Tosi per il Veneto, si presenti molto spesso, nonostante sia ministro degli Esteri, a convegni di dimensione veramente molto locale. Hanno iniziato a circolare voci in Forza Italia, secondo cui Tajani avrebbe timore del protagonismo di Tosi. Magari si sente messo da parte?
Non so se lo tema o meno. Però è chiaro che in questo momento, in cui ci sono in ballo diverse poltrone, la battaglia diventa anche aspra. Ma è difficile poter capire chi, almeno al momento, avrà la possibilità di spuntarla. È difficile, perché siamo ancora in una fase transitoria.
Era pure iniziata a circolare la notizia sul Fatto quotidiano che gli eredi di Berlusconi non avessero ancora versato, quest’anno, la solita quota in sostegno di Forza Italia e quasi per fermare le malevoci, lo hanno poi fatto con un ritardo che è apparso equivoco, lei che dice?
Io penso che tra i fratelli Berlusconi non tutti gradiscano versare soldi a Forza Italia. Questo è il vero problema, per cui anche un eventuale ritardo è dovuto sicuramente alle difficoltà di accordo familiare.
Secondo lei, quanto può durare questa situazione? Forza Italia, per quanto tempo può tirare avanti con i soldi dei Berlusconi?
Diciamo che, a mio avviso, Forza Italia, è più che altro destinato a rimanere un partito minore. Questo secondo me.
Però è pure comprensibile che Tajani dica "sono il ministro degli Esteri più sfigato della storia". Con Trump che parrebbe aver minacciato Putin e Xi di bombardare rispettivamente Mosca e Pechino, qualora uno non si fosse fermato in Ucraina e l’altro avesse invaso Taiwan, io non credo di potergli dare torto…
Certo, è vero. Trump poi non si capisce ancora bene a cosa miri, a cosa punti, dove possa andare e, soprattutto, dove non lo lasceranno andare. Perché la situazione mi pare di capire sia abbastanza complessa.
Però ha scelto di bombardare l’Iran quando diceva che non avrebbe più fatto guerra…
Ah, vabbè. Le parole contano poco… uno dice che sarà fedele alla moglie, e poi invece…
