image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

La poetessa Amanda Gorman cadidata presidente degli Stati Uniti? La stroncatura di Aldo Nove: "Una Paris Hilton che scrive versi. I poeti drogati da ideologie di potere hanno sempre fallito..."

  • di Aldo Nove Aldo Nove

8 luglio 2025

La poetessa Amanda Gorman cadidata presidente degli Stati Uniti? La stroncatura di Aldo Nove: "Una Paris Hilton che scrive versi. I poeti drogati da ideologie di potere hanno sempre fallito..."
Amanda Gorman, 27enne poetessa punto di riferimento del movimento Black lives matter, si dice pronta a candidari nel 2036 alla Casa Bianca (quando avrà l'età per farlo). Con la sua poesia woke e un’immagine che mescola potere e trasgressione, potrebbe essere la candidata perfetta per l'America distopica che stiamo vivendo. Ma è davvero una rivoluzionaria o è solo un’icona di marketing?

di Aldo Nove Aldo Nove

Amanda Gorman rappresenta l’esatto opposto di tutto ciò che la poesia ha rappresentato nei secoli e quindi è, in effetti, la candidata ideale a Presidente dell’ex Stato più importante del mondo, attualmente ancora il più demente e violento, gli Stati Uniti d'America. L’osceno si palesa già dalla determinazione di far quadrare l’ennesimo cerchio: il candore e l’isolamento della poesia, delicatissimo e periglioso esercizio di scandaglio della propria interiorità, per sua natura sempre lontana dal potere e dai suoi fasti, perennemente in imbarazzo quando si deve presentare, come accade ad esempio in occasione dei Nobel, al cospetto, appunto, del potere. La poesia è radicale diversità, ed anarchia anche quando, e raramente, si è rappresentata “di regime”.

La poetessa Amada Gorman al Met Gala
La poetessa Amada Gorman al Met Gala foto Ansa

Si veda da noi quanto stava Gabriele D’Annunzio sui coglioni a Benito Mussolini, che lo relegò al suo cimitero Museo con tanto di badante-escort. E il collo sempre troppo stretto dei poco avvezzi al papillon Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo, goffissimi ad inchinarsi di fronte al Re. In America i poeti, orfani di una tradizione classica che non hanno proprio perché cafona oasi di derelitti lì rifugiati alla ricerca di terre e ricchezze da conquistare, da Walt Whitman in poi non hanno potuto fare altro che crearsi una poesia di protesta, di antagonismo radicale, da Dylan Thomas a Lou Reed, da Gregory Corso a Bob Dylan. Ed ora ecco la vamp (di colore, quindi “inclusiva”) a vomitare in salsa di unica e falsificata “utopia di trasgressione” quell’incubo woke che ebbe un senso (tutt’altro senso, prima che marcisse in norma e non più trasgressione) sulla viva pelle dell’anglosfera in David Bowie e nel dimenticato Delmore Schwarz, e che oggi è cascame marcio di un’ideologizzazione militarizzata della rivolta. Le sue poesie sono già manifesti elettorali.

La poetessa Amanda Gorman ai Grammy Awards
La poetessa Amanda Gorman ai Grammy Awards foto Ansa

Certo, poeti drogati da ideologie di potere ce ne sono sempre stati. Ma hanno sempre fallito. Erano, tutti, utopisti o esuli: esule fu Dante, esule fu Foscolo e “vate” di una rivoluzione che tutto era che d’amore Majakovskij. La signora Gorman è una sorta di mostruosa Paris Hilton versificatrice. Affondi con le sue multinazionali psicotiche, e i partiti che le rappresentano come in un quadro di Bosch. O di Munch. O, per venire alla più gretta attualità nostra, Saturno Buttò.

20250707 230805560 1380

More

GOLPE A BRUXELLES! Sapete perché vogliono far cadere la von der Leyen? Ha rotto il caz*o agli Usa. Altro che Pfizergate: c'entrano il riarmo dell'Ue, Trump, Putin e i conservatori. E con Sanchez silenziato in Spagna i Maga sono pronti a prendersi l'Europa

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Scacco matto

GOLPE A BRUXELLES! Sapete perché vogliono far cadere la von der Leyen? Ha rotto il caz*o agli Usa. Altro che Pfizergate: c'entrano il riarmo dell'Ue, Trump, Putin e i conservatori. E con Sanchez silenziato in Spagna i Maga sono pronti a prendersi l'Europa

IL PRIMO ARTICOLO SERIO di un giornale italiano su André Ventura, futuro leader della destra europea

di Pippo Russo Pippo Russo

all'orizzone

IL PRIMO ARTICOLO SERIO di un giornale italiano su André Ventura, futuro leader della destra europea

Abbiamo letto “I bracciali dello scudo”, l’antologia di Alessandro Ceni, il poeta più difficile d’Italia: ma com’è? Una guerra continua: la poesia? Il nucleo profondo dell’esistenza da indagare come un thriller

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

mowbook review

Abbiamo letto “I bracciali dello scudo”, l’antologia di Alessandro Ceni, il poeta più difficile d’Italia: ma com’è? Una guerra continua: la poesia? Il nucleo profondo dell’esistenza da indagare come un thriller

Tag

  • America
  • Politica
  • Poesia
  • Amanda Gorman
  • Cultura

Top Stories

  • Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)

    di Riccardo Canaletti

    Ma come si pronuncia il nome del Nobel per la letteratura 2025? Siamo gli unici così onesti da dirvi che László Krasznahorkai non sappiamo chi sia (ma proviamo a dirvelo lo stesso)
  • Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?

    di Riccardo Canaletti

    Scandalo San Carlo, anche Fedora Sorrentino, come Spedaliere e Tzempetonidis, assunta per un ruolo che prima non esisteva: ma quante cariche si sono inventati?
  • E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...

    di Matteo Cassol

    E se qualcuno vi dicesse che “Una battaglia dopo l’altra” di Anderson con DiCaprio non è un capolavoro (né è un film attuale)? Lo fa Bret Easton Ellis. E la rivoluzione...
  • Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”

    di Leonardo Caffo

    Intervista dolce, violenta, vera ad Anna Negri: “Mio padre Toni? Voleva cambiare il mondo, ma non si accorgeva dei rapporti di potere con mia madre e me”
  • La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse

    di Cosimo Curatola

    La folle storia del Supersonic Record Store, che da Foligno porta la gente a New York partendo da un ex cinema a luci rosse
  • Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

    di Riccardo Canaletti

    Quando tutti erano cantautori impegnati lui era già avanti e parlava del futuro: disinformazione, gossip, pigrizia. Cosa ci resta di Ivan Graziani, l'Andrea Pazienza della musica

di Aldo Nove Aldo Nove

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Cosa rimane del Live Aid 40 anni dopo? Gabriele Medeot: “Irripetibile. Oggi nessuno è più ingenuo”. I ricordi (in un libro) dei Queen leggendari, di Collins stacanovista e di Clapton che rischiò di…

di Emiliano Raffo

Cosa rimane del Live Aid 40 anni dopo? Gabriele Medeot: “Irripetibile. Oggi nessuno è più ingenuo”. I ricordi (in un libro) dei Queen leggendari, di Collins stacanovista e di Clapton che rischiò di…
Next Next

Cosa rimane del Live Aid 40 anni dopo? Gabriele Medeot: “Irripetibile....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy