Le cronache sono precise: Micaela Ramazzotti è in un ristorante di Piazza Albania a Roma, pranza fuori con la figlia piccola, nata dal suo matrimonio con il bravo regista Paolo Virzi, e il compagno, il personal trainer Claudio Pallitto. Passa per caso Virzì con l’altro figlio piccolo e la figlia maggiore, oggi 35 anni, nata dal suo precedente matrimonio. Una battutina, un saluto mal interpretato, tutto precipita. L’AdnKronos diretta da Davide Desario scrive di urla, insulti, graffi, i proprietari che chiamano i carabinieri, l’ambulanza perché qualcuno è stato male, e quindi le reciproche denunce. Che triste, e davanti ai figli. Io dico sempre che ci si innamora sempre della stessa persona, guarda guarda e i tuoi ex si assomigliano quasi sempre all’attuale. C’è chi si innamora solo di uomini arrivati come Alba Parietti, chi di bamboline stile Barbie come John Derek, altri di virago dominatrici come Mick Jagger, e chi ancora di ragazzi quasi glabri vista la giovane età come Madonna. Ma Micaela Ramazzotti cancella le mie teorie. Bellissima donna, ma soprattutto attrice di talento, amata dal pubblico (non per nulla ha vinto Nastri d’argento, David di Donatello, premiata perfino da Armani), adorata dalla critica, quindici anni fa si è innamorata di un cineasta come Paolo Virzì, oggi 60 anni, spessore culturale infinito, regista per palati fini, ma fisico esangue, alopecia quasi totale, con cui ha fatto anche due figli, ancora piccoli. Si sposano nel 2009. Ma passano gli anni, il matrimonio segna il passo, la passione anche, un anno fa la separazione definitiva. Micaela incontra un giovane uomo fisicatissimo. È Claudio Pallitto, oggi ha 39 anni, 21 meno di Virzì, uno che a un tipo con il fisico da bronzo di Riace gli fa giusto spiccià casa. Ed è conosciuto non solo da Micaela: ha preso parte al programma Mediaset Tamarreide e (questo mi stupisce) ha avuto una parte nei film Tutti i santi giorni, del 2012, e Siccità, dieci anni dopo, nel 2022, film diretti proprio di Paolo Virzì. Ma fare l’attore forse è solo un divertissement, visto che è titolare di una palestra in zona Appia, un centro molto considerato. Certo due uomini più diversi Micaela Ramazzotti non poteva trovarli. Ma torniamo alla sera dell’incontro scontro. Silvia Mancinello sull'Adnkronos riporta le due versioni.
Micaela Ramazzotti ha raccontato la dinamica della lite con l'ex marito Paolo Virzì ai carabinieri della Stazione Aventino: «Si sono avvicinati a noi e la figlia ha rivolto qualche battuta nei miei confronti… la figlia ha iniziato a riprendere la scena e ad aggredirmi verbalmente. Il mio fidanzato si è interposto… il mio ex iniziava a minacciarmi e a insultarmi… il mio fidanzato tentava di parare i colpi col suo braccio». La versione, sempre ai Carabinieri, di Virzì: «…da uno dei tavolini siamo stati attirati dagli insulti della mia ex moglie. Passando davanti al ristorante… in piazza Albania, ho visto mia figlia minore seduta a uno dei tavolini fuori con la madre e il compagno… Immediatamente sono stato affrontato dal compagno della mia ex che si è frapposto in modo aggressivo». Il mio consiglio, ora che tutti hanno denunciato e a tutti sono stati refertati cinque giorni di prognosi, all’attrice, al regista e alla figlia maggiore: girare pagina, e tornare ad avere un rapporto che sia degno di questo nome. Ci sono due figli piccoli, per esperienza so che certi episodi rimangono nella mente dei bambini. Aiutateli a dimenticare. Avete la salute, i soldi, l’intelligenza, i figli, si può vivere bene anche se l’amore se ne è andato. Qualcuno mi dice che Pallitto in tutto questo s’è pure comportato bene, protettivo. Ora che le bocce sono ferme, come detto, vale la pena di girare davvero pagina, certe cose, che magari sembrano gravi, succedono, ma passano, ritirate le denunce. È solo un’opinione, ma i carabinieri e i magistrati hanno magari fin troppe cose davvero gravi da affrontare per famiglie davvero disastrate (sono anche un cronista di nera e lo so), l’affetto per chi si ama e per quello che c’è stato vi aiuteranno a superare.