Quando si tratta di incidenti, ci sono disgrazie imprevedibili (inevitabili o quasi), altre che sono facilitate da una componente di imprudenza e altre ancora che sembrano quasi cercate. Parrebbe purtroppo essere questo il caso avvenuto a Giugliano, in provincia di Napoli, in Campania. Perché? Perché a bordo di una Smart Fortwo (dunque da due posti) che si è ribaltata causando la morte di una bambina di 8 anni e il ferimento della sorella di 16 c’erano non due, non tre, ma addirittura quattro persone. E a quanto pare il conducente, ossia colui che stando alle cronache sarebbe il compagno della madre delle due ragazzine (a propria volta in auto), non avrebbe avuto la patente. In aggiunta a questo, il mezzo non sarebbe stato assicurato. Ma com’è possibile? Come se non bastasse, come prima ipotetica causa dell’incidente si parla di eccesso di velocità, con l’aggiunta di un potenziale carico eccessivo. Anche in assenza di questi ulteriori fattori che andranno verificati, rimarrebbero comunque tutti gli altri.
Ma come ci stavano tutti in quella piccola vettura? La bambina morta sarebbe stata in braccio alla madre sul sedile passeggero (secondo le prime ricostruzioni, senza cintura di sicurezza), mentre la sorella che avrebbe subito ferite e fratture si sarebbe “accomodata” nel piccolo baule (nelle cronache si parla di “cofano posteriore”). Ogni commento parrebbe superfluo, ma certe cose non finiscono mai di stupire (in negativo). In tutto questo l’uomo al volante, 47 anni e residente a Secondigliano, sarebbe rimasto illeso (solo qualche escoriazione), mentre la donna sarebbe rimasta in pronto soccorso, ma solo in osservazione.