image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Io, bullizzata come Paolo per Nino D'Angelo, vi spiego perché le parole possono uccidere. Ma si può imparare a fregarsene

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

  • Foto di: Virginia Bettoja, Facebook

16 settembre 2025

Io, bullizzata come Paolo per Nino D'Angelo, vi spiego perché le parole possono uccidere. Ma si può imparare a fregarsene
Paolo, 15 anni, si è tolto la vita dopo essere stato bullizzato. Lo chiamavano “Nino D’Angelo”, come se fosse un insulto. Ma per me Nino è casa. Ed è ora di dire basta: l’unicità va protetta, non derisa. Anche se fa paura a chi non la capisce

Foto di: Virginia Bettoja, Facebook

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Venivo considerata “la bambina strana”. Non perché facessi cose assurde, ma perché a sette anni sapevo a memoria “Nu jeans e ‘na maglietta” e le sigle dei cartoni animati rigorosamente anni ’80. La verità è che mia madre è fan di Nino D’Angelo da sempre, e io sono cresciuta così: con le sue musicassette, la  voce di Nino che riempiva la nostra casa mentre ascoltavamo “Maledetto treno” a tutto volume. La prima canzone che ricordo di aver imparato a memoria. Per me era normale, come lo è ancora oggi a distanza di più di vent’anni. Poi ho iniziato a frequentare le elementari, e lì ho capito che normale, per gli altri, non lo era affatto. “Ti piace Nino D’Angelo? Ah, allora sei napoletana!” Me lo dicevano come se fosse un’accusa. Ma io non ero napoletana. E nemmeno Nino in quel contesto era un artista, ma lo zimbello. La sua arte trasformata in presa in giro. Le sue canzoni etichettate come “roba da terroni”. E io, per estensione, ero tutto questo. Ammettiamolo, la verità è che i bambini non nascono razzisti, ma imparano presto a discriminare ciò che a casa sentono ridicolizzato. E il napoletano, per tanti, è ancora oggi sinonimo di vergogna, di folklore da evitare. Così, un ragazzino può diventare bersaglio solo perché rappresenta qualcosa che gli altri non capiscono. Come è successo a Paolo Mendico. Aveva solo 15 anni. Si è tolto la vita a Santi Cosma e Damiano, nel sud della provincia di Latina. “Lo chiamavano Paoletta. Lo chiamavano Nino D’Angelo”, ha raccontato la madre. E quando ho letto queste parole ho sentito un dolore misto a fastidio che conosco bene. Quello di sentirsi derisi per qualcosa che ami. Con la differenza che io ho avuto la fortuna di aver imparato a fregarmene, e lui no.

Nino D’Angelo
Il post di Nino D’Angelo per Paolo

Ancora oggi, che di anni ne ho 30, quando dico che ascolto Nino D’Angelo la gente ride. Ma non discuto. Perché chi deride senza conoscere non critica: vuole solo mettersi in mostra per avere cinque minuti di finta gloria. E io non mi adeguo, non mi difendo. Non mi serve. So chi sono. E so anche che non è normale morire a 15 anni per il bullismo. Non dovrebbe succedere. Mai. Nino D’Angelo, appena appresa la notizia, ha scritto un post su Facebook. Una risposta accorata, incredula, devastata. E io le sue parole voglio riportarle per intero. Perché ogni frase è necessaria: “Come si fa, come si fa a trovare una ragione, una spiegazione a questa cosa... lo mi sento piccolo piccolo e non so trovarla. Qual è potuta essere la solitudine che ha confuso i pensieri di questo ragazzino di nome Paolo, fino a portarlo a fare un gesto simile. Dov'eravamo noi, tutti noi che oramai sappiamo sempre poco dei nostri figli, dov'eravamo e dov'erano le parole che avrebbero dovuto far capire agli amici di Paolo che certe cose non si possono dire, fanno troppo male, ma così male che possono uccidere un ragazzino della loro stessa età... Perdonaci Paolo se non abbiamo saputo aiutarti e scusami se ti hanno dato il mio nome”. Questa frase mi ha stretto lo stomaco: “Scusami se ti hanno dato il mio nome”. Come se portare il nome di Nino D’Angelo dovesse suonare come una vergogna. Ma non lo è. Non lo è mai stato. È cultura, musica, identità, radici. Per me è casa. Il problema non è il nome, ma chi lo usa per ferire. Siamo tutti diversi. E questa è la nostra forza. Nessuno dovrebbe sentirsi in pericolo per quello che è, o per quello che ama. Eppure accade. Ma bisogna imparare a fregarsene. Lo dico da una che ci è riuscita. E che continuerà ad ascoltare Nino, sempre. A prescindere da tutto.

Nino D’Angelo
Nino D’Angelo
20240629 161724207 7198

More

Ma l’avete notato che la canzone dei The Kolors somiglia tanto a quella di Nino D’Angelo? Lo conferma anche…

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

un ragazzo e una ragazza

Ma l’avete notato che la canzone dei The Kolors somiglia tanto a quella di Nino D’Angelo? Lo conferma anche…

Taylor Swift, già in fila per il concerto del 13 luglio a San Siro? Fan di Napoli “discriminati” e accesso al parterre con documento d'identità. È musica o fanatismo?

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

“Swifties” alla riscossa

Taylor Swift, già in fila per il concerto del 13 luglio a San Siro? Fan di Napoli “discriminati” e accesso al parterre con documento d'identità. È musica o fanatismo?

I Club Dogo a Milano non sono come Geolier a Napoli: sembra lontano il sold out a San Siro e anche in giro per l'Italia...

di Maria Francesca Troisi Maria Francesca Troisi

Una débâcle?

I Club Dogo a Milano non sono come Geolier a Napoli: sembra lontano il sold out a San Siro e anche in giro per l'Italia...

Tag

  • Nino D'Angelo
  • Musica
  • bullismo

Top Stories

  • Delitto di Garlasco: l’avete capito che Andrea Sempio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi in concorso? In concorso con chi se Alberto Stasi è innocente?

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: l’avete capito che Andrea Sempio è indagato per l’omicidio di Chiara Poggi in concorso? In concorso con chi se Alberto Stasi è innocente?
  • Delitto di Garlasco: perché tanta attenzione su Ermanno Cappa, la moglie e le gemelle Paola e Stefania? Dal mistero della bici nera fino agli accertamenti bancari “scomparsi”

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: perché tanta attenzione su Ermanno Cappa, la moglie e le gemelle Paola e Stefania? Dal mistero della bici nera fino agli accertamenti bancari “scomparsi”
  • Tutti vedono Alessandro Venturelli a Torino ma nessuno lo ferma. Non basta dire “mi sembrava lui” per riportalo a casa. Perché le segnalazioni a vuoto illudono soltanto. E sulle telefonate anonime…

    di Giulia Ciriaci

    Tutti vedono Alessandro Venturelli a Torino ma nessuno lo ferma. Non basta dire “mi sembrava lui” per riportalo a casa. Perché le segnalazioni a vuoto illudono soltanto. E sulle telefonate anonime…
  • Dopo il Ponte sullo Stretto ChatGPT ha le idee chiare anche sull'omicidio di Garlasco. Abbiamo chiesto di risolvere il caso ed ecco quello che ci ha detto

    di Ottavio Cappellani

    Dopo il Ponte sullo Stretto ChatGPT ha le idee chiare anche sull'omicidio di Garlasco. Abbiamo chiesto di risolvere il caso ed ecco quello che ci ha detto
  • Delitto di Garlasco: la velenosa poesia di Venditti e la strana mossa dei pm di Brescia. Lovati aveva ragione? Si guarda ovunque per non guardare dove non si può

    di Emanuele Pieroni

    Delitto di Garlasco: la velenosa poesia di Venditti e la strana mossa dei pm di Brescia. Lovati aveva ragione? Si guarda ovunque per non guardare dove non si può
  • Ballando con le Stelle è un fake clamoroso? Supposta sanzione in arrivo per Brilli, il dispetto della giuria a Mariotto, Rossella Erra NON se ne va?

    di Grazia Sambruna

    Ballando con le Stelle è un fake clamoroso? Supposta sanzione in arrivo per Brilli, il dispetto della giuria a Mariotto, Rossella Erra NON se ne va?

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Foto di:

Virginia Bettoja, Facebook

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

GAZA BRUCIA: ecco l’operazione finale di Israele nella Striscia. Ministri e Netanyahu (e Trump?) godono e il mondo resta immobile. L’occupazione totale è il punto di non ritorno, ma è ancora possibile sperare?

di Riccardo Canaletti

GAZA BRUCIA: ecco l’operazione finale di Israele nella Striscia. Ministri e Netanyahu (e Trump?) godono e il mondo resta immobile. L’occupazione totale è il punto di non ritorno, ma è ancora possibile sperare?
Next Next

GAZA BRUCIA: ecco l’operazione finale di Israele nella Striscia....

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy