“Quest’idea di una Russia chiusa, triste, e un po’ burbera è falsa. Qua vedo molta apertura, molta vivacità”. Parola di Ciro Cirullo, lo street artist conosciuto con il nome di Jorit, l’italiano al centro delle polemiche in queste ore e di un vero e proprio caso politico per la sua foto con il presidente russo Vladimir Putin, scattata durante il forum della gioventù a Sochi. Tanto che la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, ha addirittura chiesto di inserirlo nella lista degli “individui sottoposti a sanzione da parte dell'Unione europea”. Ciò che ha fatto discutere è ciò che è accaduto al termine del forum, quando Jorit ha chiesto al leader russo di scattare una foto con lui perché, come ha sottolineato l’artista, in “Italia si dicono tante cose strane su di lei”. Al che il presidente ha risposto: “Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale”. Lo street artist ha realizzato, proprio nella città russa, un grande murales raffigurante Ornella Muti, inaugurato nei giorni scorsi alla presenza dell’attrice e della figlia Naike Rivelli e dello stesso Cirullo, come testimoniato da uno scatto che ha fatto rapidamente il giro dei social e del web. L’11 luglio del 2023, lo street artist napoletano aveva annunciato, sul suo profilo Instagram, di aver completato un murale su un palazzo bombardato di Mariupol raffigurante una bambina con negli occhi i colori della bandiera della Repubblica popolare del Donec'k, mentre alle sue spalle piovono bombe con la scritta "Nato”. Opera che già all’epoca aveva provocato una serie di polemiche, liquidate dall’artista con un post nel quale spiegava che “La resistenza che avremmo dovuto appoggiare è quella del popolo del Donbass che lotta da 8 anni per liberarsi dal ‘regime di Kiev’”.
Il punto di vista di Jorit a Ottolina Tv
Il “Banksy italiano”, come l’hanno definito i giornali in passato, prima dell’incontro con il leader del Cremlino, ha parlato della sua esperienza in Russia, a Sochi, intervistato da Clara Statello e Gabriele Germani su OttolinaTv. Intervista approfondita nella quale Cirullo ha sottolineato il suo punto di vista su ciò che accade in Russia, nel conflitto in Ucraina e molto altro ancora. Che ci fa a Sochi Jorit, innanzitutto? “Negli ultimi cinque anni si è aperta molto l’idea in Russia di supportare il movimento della street art di cui faccio parte” racconta lo street artist napoletano. “La Russia si presta molto bene perché ci sono tantissime case popolari, i caratteristici palazzoni, anche molto alti, con all’interno i cortili con la scuole e le giostre per i bambini. È una dimensione piacevole: quest’idea delle case popolari russe un po’ triste e decadenti non corrisponde alla realtà, quelle che ho visto io sono piacevoli e sono tenute molto bene” ha sottolineato Jorit. Sono palazzine particolarmente “adatte alla street art: tanto’è vero che stanno chiamando artisti internazionali da tutto il mondo. Ora ce ne sono 30, è un’iniziativa collaterale al Forum internazionale dove partecipano 190 nazioni” osserva. L’idea di questa Russia “chiusa, triste e un po’ burbera è falsa, io qua vedo molta apertura e molta vivacità”.
Il murales su Ornella Muti e quell’aspetto inedito sulla Russia
Proprio a Ottolina Tv Jorit aveva svelato in anteprima di essere in procinto di ultimare il murales raffigurante Ornella Muti, spiegando che il giorno successivo la celebre attrice - “metà napoletana e metà russa” - sarebbe arrivata propri a Sochi da Mosca, dove si trovava per l’inaugurazione ufficiale dell’opera. Cosa che poi è avvenuta. “L’idea di quest’opera è quella di creare qualcosa che possa unire il popolo russo a quello italiano, e chi meglio di Ornella Muti? Qui è molto conosciuta. Era a Mosca e ha saputo del murales, e così ha deciso di venire qui” ha raccontato Jorit alla popolare web tv fondata dall’ex giornalista di Report, Giuliano Marrucci. Lo street artist di Quarto diventato famoso nel 2011 grazie alle sue opere esposte al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e ai suoi ritratti di Maradona e Marek Hamsik su edifici pubblici di Napoli, ha raccontato di “venire dai movimenti, dalle lotte. Da noi non c’erano nemmeno i centri sociali, eravamo isolati in questa sorta di quartiere di Napoli. La street art è positiva soprattutto per i quartieri, che sono spesso anonimi, grigi e vuoti, almeno sulle facciate: portare un po’ di colore e vivacità è importante”. Nei prossimi anni, ha osservato Jorit, “la Russia diventerà molto importante per quest’arte”. E chi lo avrebbe mai detto che in Paese governato da un autocrate tradizionalista e conservatore come Vladimir Putin andasse di moda la street art? Eppure è esattamente ciò che traspare dalle parole di Jorit che, piaccia o meno, rimane uno degli artisti a livello internazionale più conosciuti in quest’ambito.