Massimiliano Minnocci, detto “Il Brasiliano”, rientra in Italia e parla in esclusiva ai microfoni di Radio24 a La Zanzara a poche ore dal rilascio da una prigione di Dubai: “Ero a Dubai per fare delle sponsorizzazioni per dei ragazzi che lavorano con il trading online, ero lì da circa un giorno e mezzo e ho dovuto affittare una Lamborghini per fare un po' di scena. I semafori di Dubai durano 5 minuti di orologio contati, durano un'eternità ed ad un certo punto mi sono stufato e sono dovuto passare con il rosso. Dietro c’erano le guardie, ho sentito il rumore della sirena, non mi sono fermato e abbiamo fatto 4 chilometri di inseguimento, ti dico la verità mi è partita la malavita quella di Roma”. Ma alla fine dell’inseguimento: “Mi hanno speronato, sti figli di una mignotta. Mi hanno pestato con lo sfollagente e hanno cominciato a parlare tra di loro, io non capivo e ho alzato le mani per far capire che ero in pace ma mi hanno arrestato e portato al blocco uno”.
E ancora, ha spiegato a Cruciani e Parenzo: “La prigione a Dubai? Due giorni sono come un anno e mezzo al Regina Coeli in Italia.Tutto sporco, sudicio. Pensavo di non uscire più, ti dico la verità. Ho mangiato pane e acqua per cinque giorni. Avevamo dei materassini sottili buttati per terra come al 41bis, una puzza di culo e di piscio ovunque, dormivamo in 20 in una cella, erano tutti pakistani”. Infatti ha aggiunto: “Voglio rivalutare le carceri italiane e la polizia italiana, li amo. Preferisco anni in un carcere italiano che 5 giorni in cella a Dubai. Lo stato di Dubai è dittatoriale”. Poi l’appello per la chiusura del suo profilo Instagram: “Non so chi sia stato ma mi hanno chiuso il profilo Instagram, voglio fare un appello per riaverlo indietro: caro Meta, se domani il Brasiliano tornerà nelle vie di spaccio sarà solo colpa tua! Faccio anche un appello affinché mi possiate donare i soldi per ripagare il tamponamento con la polizia di Dubai i cui danni ammontano a circa 20mila euro”.