Sigfrido Ranucci, il conduttore di Report, ha anticipato alcuni dettagli sulla prima puntata del programma che andrà in onda domenica 27 ottobre su Rai3, rivelando l'apertura di un nuovo "caso Boccia". Tuttavia, ha voluto chiarire subito che l'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, non è coinvolto: "A Gennaro mando un saluto. È una delle poche persone che conosce il significato della dignità e si è dimesso ingiustamente. È una figura che in Rai può ancora dare molto". Secondo Ranucci, si tratta di una vicenda simile al "caso Boccia", ma con alcune differenze sostanziali. Anche se il caso riguarda il Ministero della Cultura, Sangiuliano non avrebbe alcuna responsabilità. "Ci sono documenti e chat che potrebbero far ipotizzare responsabilità di figure di alto rilievo all'interno di Fratelli d'Italia", ha aggiunto durante il suo intervento nella trasmissione radiofonica Un giorno da pecora su Radio1. I conduttori del programma, Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, hanno citato un articolo di Dagospia che suggerisce come l'inchiesta potrebbe portare alle dimissioni del ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Alla domanda se questo scenario fosse possibile, Ranucci ha risposto con cautela: "Non so se porterà alle sue dimissioni". Quando gli è stato chiesto se le chat di cui si parla coinvolgano Giuli, Ranucci ha chiarito: "Questo non l'ho detto".
Nel corso del collegamento, è stato inoltre ricordato il recente avvicendamento al Ministero della Cultura, con la rimozione del capo di gabinetto Francesco Gilioli, sostituito da Francesco Spano, un passaggio che aveva suscitato diverse polemiche. Alcuni avevano ipotizzato che Spano avesse passato documenti riservati a Report. Ranucci ha prontamente smentito: "A noi non risulta che ci abbia trasmesso documenti. Però, da giornalista, mi fido dei miei collaboratori. Se uno di loro avesse come fonte il capo di gabinetto e non lo avesse rivelato, non lo so". Ranucci ha anche sottolineato che Giuli aveva parlato di prove, ma non è chiaro se queste siano legate a Report. "Se le ha, le mostri. Al momento, a noi non risulta nulla". Per quanto riguarda la possibilità che Francesco Boccia e i suoi legali abbiano fornito nuove informazioni sul caso Sangiuliano, Ranucci ha nuovamente smentito: "Non ci risulta". Infine, i conduttori hanno fatto riferimento a un discorso tenuto da Giuli in Parlamento, in cui aveva parlato di un "apocalittismo difensivo". Ranucci ha assicurato che Report esaminerà la questione con attenzione: "Andremo a fondo. Fortunatamente questo Paese ha la memoria corta... Nel 2019 Report trattò del ruolo di Giuli come redattore del programma elettorale della Lega". Alla domanda se Giuli potesse stare tranquillo, Ranucci ha scherzato: "Gli consiglio di guardare Inter-Juve... Domenica sera c'è Inter-Juve, capisce perché sono un po' avvelenato". Ma ha concluso con una nota più seria: "La cosa importante è che le nostre inchieste siano all'altezza degli standard di Report, e lo sono".