Troppe le vite spezzate da incidenti stradali provocati da ubriachi al volante. Stella, Giovanni, Flavia e Simone sono solo le ultime quattro giovanissime vittime, tutti di età compresa tra 15 e i 22 anni. Una scia di sangue che la politica italiana insieme con l'Unione europea non riescono a fermare. Secondo l'Osservatorio nazionale alcol dell'Iss, infatti, a livello europeo, un incidente su quattro, il 25%, è attribuibile all'alcol, e le vittime sono almeno 10 mila ogni anno. Secondo il ministero della Salute, solo nel 2019 42 mila 485 persone sono state multate per guida in stato di ebbrezza. Un numero che nel corso del 2020 si è ridotto, arrivando a 25 mila 902 sanzioni. Totale a cui si aggiungono 3 mila 831 persone multate per aver fatto uso di droghe prima di mettersi al volante. La relazione presentata nel 2021 dal ministro della Salute Roberto Speranza al Parlamento, in relazione all’alcol e vari problemi correlati, analizza l'attività svolta da polizia e carabinieri, intervenuti all’incirca in un terzo degli incidenti stradali con feriti avvenuti in Italia: gli altri, invece, sono di competenza della polizia locale. Nel 2020, su 40 mila 310 incidenti con lesioni, sono stati 3 mila 692 quelli in cui almeno uno dei conducenti aveva bevuto oltre i limiti, mentre in 1391 si erano messi alla guida dopo aver assunto droghe.
Numeri molto alti, e ben lontani dalla media europea secondo il Ministero della Salute. Numeri che si traducono in terribili episodi di cronaca raccontati in questo triste mese di agosto. Stella Mutti, l’ultima delle vittime, aveva solo 19 anni e viveva nel Bresciano. Dopo il concerto del rapper Ernia, la ragazza stava rientrando a casa in moto con il fidanzato. Ma per via di un violento impatto con una Jeep è morta sul colpo. Al volante dell’auto un 27enne con un tasso alcolemico risultato tre volte superiore al limite consentito, e che ora è indagato per omicidio stradale. Poche prima era accaduto a Roma. Un poliziotto di 46 anni, sospeso dal servizio, ubriaco e drogato al volante, aveva investito il 19enne Simone Sperduti. Stessa tragica sorte è toccata alla studentessa 22enne Flavia Di Bonaventura, travolta e uccisa mentre era in sella alla sua bicicletta sulla statale 16 Adriatica, da un 34enne ubriaco e con un’auto priva di assicurazione. Giovanni Zanier è la vittima più giovane, aveva soltanto 15 anni. Sulla pista ciclabile di Porcia, vicino Pordenone, è stato travolto da un’auto guidata da una soldatessa americana ventenne, con un tasso alcolemico quattro volte superiore al massimo consentito.