Sigfrido Ranucci torna con Report, il programma di inchieste in prima serata su Rai 2. Uno dei temi portanti della serata riguarda l’accordo tra il governo italiano e la Santa Sede, finalizzato alla vendita dell’ex ospedale Carlo Forlanini di Roma al Vaticano. Il sito, chiuso nel 2015, è da anni al centro di progetti di recupero mai andati a buon fine. Ora, l’accordo siglato con il Vaticano potrebbe finalmente dare una nuova vita all'edificio, destinandolo a diventare la nuova sede dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Report approfondisce i dettagli di questa trattativa, analizzando l’entità dell’accordo e i suoi possibili sviluppi. Successivamente, il programma si sposta nell'affascinante mondo del vino con l'inchiesta Il re del vino di Emanuele Bellano. Protagonista della vicenda è Riccardo Cotarella, uno degli enologi più noti d’Italia, con un parterre di clienti illustri tra cui Massimo D’Alema, Sting e Brunello Cucinelli. Tuttavia, dietro la facciata di filantropia e successo, secondo Report potrebbero emergere sospetti sulla gestione dei fondi della sua Fondazione Cotarella, che raccoglie soldi attraverso la vendita del vino Tellus e cene di beneficenza. Le indagini svelano anche legami con progetti di disboscamento in Argentina, in netto contrasto con l’immagine di uomo impegnato a salvaguardare l'ambiente.
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Manuele Bonaccorsi firma un’altra inchiesta di grande rilevanza ambientale: Il mare è come l’olio. Il servizio si concentra sul disastroso stato del petrolchimico di Siracusa, uno degli impianti più grandi d’Italia, che produce un terzo della benzina nazionale. Al centro dell'indagine ci sono le gravi problematiche ambientali legate agli scarichi in mare, l'inquinamento atmosferico e le manipolazioni delle analisi. Ma non solo: la vicenda tocca anche i traffici di petrolio russo, che potrebbero violare le sanzioni internazionali e causare danni irreparabili agli ecosistemi locali. Altro tema caldo è la nascita dell’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Imprese della Regione Marche (Atim). Lucina Paternesi esplora la gestione di questa entità, che si è distinta per affidamenti diretti senza gara e campagne promozionali dai costi elevati, tra cui eventi e testimonial di grande fama. Non mancano le critiche della Corte dei Conti, che accusa Atim di essere un’organizzazione costosa e superflua. Un’indagine che mette in luce lo sperpero di fondi pubblici e solleva dubbi sulla trasparenza di queste operazioni. Infine, Report dedica uno spazio anche alla cronaca con l’inchiesta Il bene immobile di Giulia Presutti. Il servizio indaga sull’operazione "Grande Raccordo Criminale" del 2019, che ha smantellato un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga a Roma. Tra gli arrestati, spicca la figura di Sestina Fabietti, che, nonostante la condanna, continua a gestire una società immobiliare che le garantisce una rendita sicura.
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Rosamaria Aquino, con la collaborazione di Norma Ferrara ed Enrica Riera, firma Un ingegnere piccolo piccolo, un approfondimento sulla vicenda dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Mentre la capitale festeggiava il Capodanno, Alemanno veniva arrestato per violazione degli obblighi legati all’affidamento ai servizi sociali. Al centro dell’inchiesta ci sono permessi lavorativi ritenuti fittizi e un intricato sistema di società riconducibili ai fratelli Massimiliano e Samuele Piccolo, nomi già noti alle cronache giudiziarie. Report segue il filo degli affari da Roma alla Calabria, fino alla Svizzera, per ricostruire le connessioni tra l’ex sindaco e il mondo dell’imprenditoria “opaca”. Chiude la puntata l’inchiesta Il treno dei desideri, firmata da Danilo Procaccianti con la collaborazione di Enrica Riera. Il protagonista è l’espresso Cadore, un treno notturno di lusso inaugurato a dicembre 2023 con grande clamore e alla presenza di esponenti del governo. L’idea era quella di creare un’esperienza esclusiva per turisti benestanti, con biglietti che arrivano fino a 610 euro a persona. Ma a quasi tre mesi dal lancio, il progetto solleva più di una perplessità: quanti passeggeri lo stanno realmente utilizzando? È davvero un modello sostenibile per rilanciare il turismo esperienziale o si tratta dell’ennesima operazione mediatica con fondi pubblici?
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