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Ma voi, che fate tanto i fichi, il Manifesto di Ventotene lo avete mai letto? No, perché ieri tutto il Parlamento ha attaccato la Meloni per averlo criticato. Ma, leggendo il testo, non mi pare che chi l'ha criticata abbia realmente lottato per ciò che vi è scritto. E la prima a dimenticarsene è stata proprio l’Europa stessa. Il Manifesto è stato scritto in un contesto storico molto particolare: sotto il fascismo, su un’isola del Mar Tirreno. Ma, al di là del contesto storico, è estremamente attuale. Ascoltate alcuni passaggi del primo capitolo, "Crisi della civiltà moderna" (pagina 11): "L'ideologia dell'indipendenza nazionale portava però in sé i germi dell’imperialismo capitalista che, ingigantito, porta allo scatenarsi delle guerre." (Pagina 11-12). Vi ricorda qualcosa? Magari ciò che sta accadendo oggi con le terre rare e le materie prime?

In conseguenza di ciò, "lo Stato, da tutelatore della libertà dei cittadini, si è trasformato in padrone di sudditi, tenuti al servizio con tutte le facoltà per rendere massima l’efficienza bellica." (Pagina 13). Molto attuale, che ne dite? Questo clima, si legge ancora: "ha assicurato l’esistenza e la crescita dei ceti monopolistici che sfruttano i consumatori, dei plutocrati che, nascosti dietro le quinte, tirano le fila dei politici a loro vantaggio." (Pagina 21). Anche qui, vi ricorda qualcosa? A chi siamo in mano oggi, se non ai plutocrati del web e della finanza? Che creano, continua il Manifesto, "un regime economico in cui le riserve materiali e le forze di lavoro, che dovrebbero essere rivolte a soddisfare le energie vitali, servono invece a soddisfare i desideri più futili, e la potenza del denaro crea un privilegio senza alcuna corrispondenza rispetto al valore dei servizi effettivamente prestati, costringendo i lavoratori a lasciarsi sfruttare." (Pagina 21-22).
Oggi, infatti, siamo guidati da desideri inutili e il denaro è l’unico vero status sociale. Bene. Il Manifesto di Ventotene critica sì la crescita dei sovranismi, che porta alla militarizzazione della società, e questo è esattamente ciò che sta accadendo ora, ma è anche una feroce denuncia del capitalismo e del turbocapitalismo in cui siamo immersi fino al collo. In contrasto con questa deriva, il Manifesto teorizza un’Europa federata, socialista, a favore del popolo, dove la proprietà privata viene gestita a seconda dei casi. Tutto ciò che l’Europa, invece, non è diventata. Perché l’Europa è diventata tecnocratica, burocratica, in mano alle lobby, e oggi, invece di pensare a riforme per il popolo, pensa a un riarmo da 800 miliardi. Quindi, chi critica Giorgia Meloni per aver criticato il Manifesto di Ventotene dovrebbe prima fare autocritica e ammettere che i primi a dimenticarlo sono stati proprio loro. E, soprattutto, se n’è dimenticata l’Unione Europea. Tutto il resto è solo propaganda di bassa lega. Inutile, tra l’altro. Perché tanto, a chi va a votare, all’uomo della strada, del Manifesto di Ventotene… sapete quanto può fregare?
