Ma io non potevo dr0garmi come le persone normali? No. Abito troppo vicino al parchetto di Rogoredo e mai vorrei ritrovarmi a Striscia la Notizia con Brumotti in velocipede alle calcagna. Quindi mi sono accollata pure la seconda Semifinale di questo disgraziato Eurovision 2025. Una serata buttata al cess0, visto che l'Italia stavolta non può nemmeno votare (siamo tra le Big Five, quindi di diritto in finale e abbiamo possibilità di esprimere preferenze solo quando si esibisce il nostro rappresentante, perciò non ieri). A Gabriele Corsi esce un commento quasi cattivo sugli outfit atroci delle conduttrici svizzere Sandra Studer e Hazel Brugger, poi compare in clip conciato pure peggio di loro: strizzato in una tutina imperdonabile per 'omaggiare' Ziggy Stardust presa in offerta su Temu. Sì, ma le canzoni? Di nuovo, tutte orrende. Anche se la Francia è data per favorita con un brano straziante (in tutti i sensi) in cui la cantante Louane dialoga con la madre venuta a mancare mentre, scenografia oblige, una cascata di sabbia dorata le finisce in bocca. A dare un po' di brio una ridente pletora di doppi sensi. Si parte subito in morbidezza con l'australiano Go-Jo che porta in scena un inno alla sb0rra, la sua, in 'Milkshake Man'. Verso la fine della kermesse, si cercherà di rendere pop p0rno pure la fonduta. Andiamo a dragare questo nuovo abisso, ovviamente senza il minimo rispetto in pensieri, parole, opere e opinioni. Diamo i numeri a 'sta seconda Semifinale dell'Eurovision 2025!
Il cantante australiano porta in scena un inno alla sb0rra (la sua): voto 2
La serata si apre con grande delicatezza, ossia col cantante australiano Go-Jo che porta in scena un soave inno alla sb0rra (la sua). Il brano, se così vogliamo proprio definirlo, si intitola 'Milkshake Man' e questo nerboruto uomo a petto nudo ribadisce a più riprese quanto il proprio 'milk' sia il migliore del mondo. Avrebbe, sostiene, proprietà traumaturgiche oltre a trasformare chi lo assaggia in Zoolander belli belli in modo assurdo almeno quanto lui. Non passa le selezioni, quindi non lo rivedremo in finale. Per moltissimi, almeno sui social, è lutto internazionale. Io mi sto ancora chiedendo da quando l'Australia sia in Europa (c'è una spiegazione, ma è troppo noiosa da scrivere, la trovate qui, curiosioni). Se 'sta roba l'avesse fatta un eterosessuale, o un artista dai modi eterosessuali, sarebbe stato confinato in Siberia fino alla fine dei suoi giorni e prossime 34 reincarnarzioni. Pure soltanto per amor di buongusto: la 'canzone' è orrenda assai.
Gabriele Corsi blasta gli outfit delle conduttrici (ma poi compare vestito peggio): voto 4
Visto che in questa serata l'Italia non televota, il conduttore audio Gabriele Corsi promette di sbilanciarsi di più sulle performance, tanto non può rischiare di influenzare il pubblico coi suoi commenti. Un'intenzione sacrosanta e oltremodo legittima, solo che poi non la concretizza. Lui è un pezzo di cuore, non ce la fa proprio a dire qualcosa di anche solo vagamente cattivo (che, tra l'altro, risulterebbe onestissimo). Si sbottona soltanto una volta, riguardo agli outfit delle conduttrici: "I cantanti sembrano un po' Arturo Brachetti stasera, si cambiano spesso d'abito durante le esibizioni. Le uniche a rimanere vestite uguali sono le conduttrici che, invece, ne avrebbero proprio bisogno". Oh, finalmente una stilettata, bravo Gabry cuor di leone! Poi, il tremendo contrappasso: il presentatore compare in una clip pre-registrata in cui intervista, insieme a BigMama, Lucio Corsi. Lo vediamo strizzatissimo in una sorta di tutina multicolor che vorrebbe essere un omaggio a Ziggy Stardust. Tremendo. Lui stesso fa 'autocritica' in diretta su X, chiedendo venia al pubblico tutto. Il problema è che ora mi risulta impossibile non immaginarlo dentro a quella tutina Temu per l'intera serata, anche mentre dice che le conduttrici sono vestite di m*rda (avendo ragione, tra l'altro, una delle due pare una trota al cartoccio psichedelica). Rido da sola, scusate.
BigMama rifiuta di commentare la performance di Israele: voto 8
Bimbi, c'è una guerra in corso. La partecipazione di Israele all'Eurovision è stata, anche quest'anno, molto discussa fin dalla vigilia. La Russia, per esempio, fu scartata dal contest quando Putin iniziò a bombardare l'Ucraina. Per Israele invece, va diversamente e così vediamo la sua rappresentate, Yuval Raphael, esibirsi sul palco (nonché passare il turno al televoto). Il pubblico della St. Jakobshalle Arena di Basilea fischia (fischi che vengono censurati dalla Rai), in molti sguainano bandiere della Palestina (come accaduto anche durante le prove). BigMama, da parte sua, sta in silenzio prima, ovviamente durante e pure dopo la performance: rifiuta di commentare. Un gesto che le porta non pochi insulti su X: molti utenti, scorrendo i social, leggono alla veloce di questo silenzio 'politico' della conduttrice, quindi si accorgono che l'Eurovison sia in onda e iniziano a tempestarla di cattiverie da 'incapace' a 'non preparata', contestandole una totale mancanza di professionalità. Oppure la buttano sulla trascinante ironia: "Ah ma allora questa balena non difende solo le cicci0ne!". Eccola qua, la peggio cloaca social. Come può dissentire BigMama, è libero di farlo anche il pubblico, ci mancherebbe. Ma ci sono modi e modi. Scegliendo di tacere, lei non ha concretamente offeso nessuno, soltanto tenuto una posizione coerente a se stessa e al proprio pensiero. Il canile che si è generato intorno a questa scelta con offese totalmente gratuite era prevedibile, ma non per questo fa meno schifo. E proprio perché 'sto canile era così prevedibile, trovo che BigMama qui sia stata molto coraggiosa. Tra l'altro, a onor del vero, se l'è cavata pure bene assai a commentare in diretta l'Eurovision. Non ha per nulla sfigurato di fianco a un professionista come Gabriele Corsi, pur essendo al battesimo del fuoco. Se chi la gestisce le facesse fare meno monologhi retorici e dichiarazioni lacrimestrappa, potremmo essere davanti a una futuribile conduttrice: verace, spontanea e naturalmente portata alla tv. C'è chi studia anni per sembrare genuino davanti alle telecamere (e non ce la fa). Lei ci è nata.

Ma questo tentativo di rendere 'p0rno' la fonduta?! voto 5
Dato lo strazio musicale, eccomi a riportarvi come momento (s)cult questo tentativo di rendere sexy (e soft p0rno) la tradizionale fonduta svizzera. La conduttrice bionda, Hazel Brugger, cercando di riempire il tempo morto in attesa dei risultati del televoto internazionale, va dalla cantante finlandese Erika Vikman, una matta col botto: eletta 'Tango Queen' in patria, si dichiara fan sfegatata della nostra Cicciolina e ha portato un brano dal titolo "Ich Komme" (Io vengo, ndr) con squisito doppio senso incorporato. Verso fine performance, si issa a dieci metri da terra, a cavalcioni di un microfono gigante. Per Gabriele Corsi è la versione bionda di Ufo Robot (quello che 'si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole ecc ecc"). Ma Brugger ne nasa un altro tipo di potenziale, quindi nel tempo morto di cui sopra si presenta a lei con una baslotta di fonduta e gliela fa assaggiare. Così ogni boccone fila giù dalle fauci di entrambe, tipo morbide stalattiti. Il cantante australiano, quello del 'Milkshake', deve sentirsi molto offeso per non essere stato invitato a cotanto banchetto. Come portata principale, s'intende.
Le canzoni sono ancora tutte orrende ma c'è di peggio: la Francia rischia di vincere (voto 0.5)
Allora, iersera sul palco dell'Eurovision hanno sfilato un sacco di manzi. In primis, il cantante dell'Armenia, tale Parg, che l'ente del turismo locale dovrebbe assolutamente scegliere come testimonial unico. Zoolander a parte, le canzoni sono state ancora una volta tutte orrende e, soprattutto, uguali. A farsi ricordare, in quanto traumi, sono più che altro le scenografie fuori di melone. Qui facciamo scendere in campo la maltese Miriana Conte, che vanta avi partenopei, la cui performance sul brano 'Serving' pare un reel TikTok che ha improvvisamente preso vita per aggredirci pure in 3D. Si dice che le sia stata 'censurata' la parola 'Cunt' ('fica', ndr) quindi lei si produce in questa esibizione che è un continuo rimando alla vulva. Mentre rimbalza su una palla da yoga. La concorrenza è tanto inconsistente che la nostra riesce pure ad aggiudicarsi un posto in finale. Ahem, brava? Ok. A colpire è la totale svogliatezza del Regno Unito, tra le Big 5 come l'Italia e quindi chiamato a giocarsi la vittoria di diritto, senza passare per le forche caudine delle Semifinali. Stavolta, sfodera un trio di Polly Pocket senza la minima energia vitale (né voce). Paiono le Lollipop mosce. L'unica spiegazione è che in patria facciano le selezioni al contrario, scegliendo i peggiori in assoluto così da evitarsi il trionfo e soprattutto l'accollo di dover organizzare 'sta baracconata molto poco 'british'. Ma non farebbero prima a stare a casa? Chi li costringe? Mr. Bean? Chissà. Ora veniamo alla nota più dolente di tutte: la Francia. La Francia rischia seriamente di vincere. Non potrebbe esserci peggior notizia per noi, lo so: i mangiarane al primo posto. Eh, però hanno sfoderato questa Louane, già attrice Premio Oscar per il film 'La Famiglia Bélier'. Canta (per carità, molto bene) una lagna dal titolo 'Maman' in cui si strazia in un dialogo purtroppo impossibile con la madre venuta a mancare. Un drammone che, a quanto pare, sta conquistando tutti. Personalmente, mi chiedo solo come abbia fatto a esibirsi con quella cascata di sabbia che, per l'ennesima assurda scenografia, le pioveva dritta in bocca. Nota di merito (?) anche per l'austriaco JJ, un piccolo Katia Ricciarelli: solfeggia d'amore non corrisposto a bordo di una barchetta su mare in tempesta fino a che mezzo annega. In finale pure lui, se mantiene i polmoni rischia di posizionarsi alto assai in classifica. Detto ciò, credo davvero che nessuno, in coscienza, sia disposto ad ascoltarsi 'ste spremute di cuore kitsch nella vita di tutti i giorni. Ma buon per Guantanamo che può felicemente aggiornare la propria playlist atta alle torture audio-visive. Gli unici vorrei vedere davvero in azione (ma che purtroppo non vengono mai mostrati in video) sono i tecnici di palco che riescono a sgormbrare ogni scenografia in 42 secondi netti. Minchia, la Svizzera.