La vicenda dei TheBordeline ha generato infinite discussioni, da ogni parte, e moltissime polemiche intorno all’uso dei social e delle carriere costruite su gesti sconsiderati e challenge come quella che ha portato alla morte di un giovane ragazzo. La colpa è dello spaesamento generalizzato? Forse. Intanto il canale aveva sospeso la sua attività e il ragazzo alla guida è stato “lasciato solo” da molti suoi compagni. Il pubblico ha preso una posizione, anche contro Vito Lo Iacono, detto “Er Motosega”, uno dei ragazzi coinvolto nell’incidente di Casal Palocco. Anche la sua pagina personale era da tempo meno attiva, ma con una storia Lo Iacono ha scelto di esprimere la sua opinione (e il suo sdegno) per un trattamento mediatico e umano che non si aspettava e che lo ha reso, in un modo o nell’altro, “il mostro” – insieme ai compagni – di una tragedia che lascerà strascichi nella loro vita.
La storia è una sua foto, con le mani tra i capelli, e un messaggio lungo e diretto che copre quasi l’intero spazio: “Ho scoperto quanto le persone possano essere cattive. Ho scoperto come la gente segue la massa per la paura di essere giudicata. Ho scoperto come nessuno vuole sapere come stai veramente ma cerca solo di vedere il marcio con lo scopo di vendere l'articolo perfetto. Ho scoperto come la gente interessata a vedere solo l'1% di ciò che si crede senza voler approfondire il resto 99%. Ho scoperto che la vita è spietata e che nessuno ti aiuta a rialzarti ho scoperto che la gente gode nel vedere qualcun altro fallire ho capito che non voglio mollare. (Immagino già che si cercherà della malizia in ogni mio gesto). Non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire”.