“Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione”, diceva Il Perozzi, nel film Amici miei, dopo aver sfogato i propri bisogni nel vasino di un bambino gettando nello sconforto gli inconsapevoli genitori incapaci di spiegarsi le dimensioni dell’evacuazione del figlio. Nello stesso modo il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dimostra di avere lo stesso tempismo del famoso personaggio della pellicola di Mario Monicelli. Un giorno ferma un treno perché è in ritardo a un evento, un altro racconta al Tg1 il sogno di cucinare una carbonara nello spazio, mentre ora è arrivato a accusare i giornalisti che lo criticano che sono “cresciuti a champagne nei loro salotti e nelle loro redazioni" dove “l’odore di letame non arriva”. Peccato che nelle stesse ore, su Rai 3, il programma Report mandasse in onda un lungo reportage dal titolo Profumo d’Oriente che ha esaminato le cause dell’inquinamento in Pianura Padana, una delle regioni europee con i più elevati livelli di particolato PM10 e PM 2,5. Cosa c’entra con l’odore di letame e la cacca del Perozzi? C’entra, purtroppo...
A causa delle continue violazioni dei limiti, infatti, l’Italia è stata ripetutamente condannata dalla Corte di Giustizia europea e potrebbe ritrovarsi con una multa che supera i 2 miliardi di euro. A ben vedere, però, il fattore significativo di inquinamento da particolato in queste zone è attribuibile all’industria zootecnica, cioè con un’elevata concentrazione di animali da allevamento. In buona sostanza, i liquami e i letami prodotti da questi animali rilasciano ammoniaca nell’aria che, combinandosi con altre sostanze, genera il particolato. Così, mentre il ministro dell’Agricoltura - che dovrebbe occuparsi di una questione che ricade sulla salute dei cittadini e rischia di farlo anche sulle loro tasche - se la prendeva con i giornalisti e godeva nel riconoscere “l’odore di letame” più del gusto “dello champagne”, Report gli faceva presente che in Giappone, il Daiso KET Institute, ha sviluppato da vent’anni una tecnologia innovativa in grado di neutralizzare il cattivo odore e ridurre quasi a zero le emissioni di ammoniaca e altri gas inquinanti derivanti dal letame e dal liquame che prende il nome di Quick2. Non solo, perché la compagine giapponese da anni cerca di mettersi in contatto con le istituzioni italiane per proporgli un prodotto che, a quanto pare, sarebbe in grado di risolvere gran parte della questioni ambientale e evitare di essere sanzionati dall’Europa. La risposta da parte dei ministeri (dell’Agricoltura e della Salute), oltre che di varie regioni italiane? Nessuna. Mail su mail andate a vuoto, oltre a incontri del rappresentante italiano del Daiso KET Institute. Ecco cos’è il genio: fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione. La battuta è riuscita, la salute dei cittadini e le infrazioni all’Italia possono attendere.