È una storia di amicizia, fiducia e navigazione quella raccontata sul tetto del Lingotto da Giovanni Soldini e John Elkann e ripresa da Repubblica. Protagonisti dell’incontro organizzato alla Pista 500 per la presentazione del libro fotografico Oltre i limiti. Dieci anni in oceano con Maserati, lavoro del famoso skipper italiano, edito da Nutrimenti, con prefazione firmata proprio da Elkann. Di fronte a un pubblico appassionato e curioso, i due ospiti hanno ripercorso aneddoti e avventure clamorose vissute insieme negli ultimi dieci anni in mare aperto. Un’amicizia che pare essere nata in barca, tra sale e vento, come racconta Soldini ricordando la prima traversata insieme, da Lanzarote, e l’incontro ravvicinato con un gruppo di orche che seguiva la barca al tramonto. “A un certo punto ha cominciato a seguirci un gruppo di orche – ha esclamato Soldini – la seconda sera ce n’era una, poi la terza ce n’erano due. Si facevano vedere solo al tramonto e dopo un po’ ho cominciato a essere preoccupato. Ma John era tranquillo, mi diceva solo: speriamo che non abbiano fame”, leggiamo nell'articolo di Repubblica. Ma tutta questa storia di amicizia stima e mare potrebbe non essere solo memoria del passato, ma forse una base solida per un futuro. Chissà. Da quello che scopriamo sul quotidiano Elkann pare aver confermato l’intenzione di dare vita a un progetto velico firmato Ferrari, ancora in fase embrionale ma già ricco di suggestione. Un’idea nata e cullata proprio sull’onda di quelle prime esperienze in mare. “Quello che verrà e che si sta facendo con Ferrari manterrà un filo con l'esperienza delle due imbarcazioni Maserati”.

Soldini: “Al tempo stesso sarà molto diverso perché diverso è il coinvolgimento di tutto il know-how, di tutta la conoscenza che un'azienda come Ferrari è in grado di mettere in campo”. “Cavalluccio marino”, come è stato soprannominato il progetto, rappresenta una sfida ambiziosa: passare dal miglioramento di imbarcazioni esistenti, come fatto con Maserati, alla progettazione di una barca totalmente nuova. Il sogno di creare qualcosa che non c'è. Un sogno affidato alla rotta sicura di Giovanni Soldini, testimone di un rapporto che va oltre la vela. Sempre stando all'articolo a cura di Ottavia Giustetti: “Navigare con John è interessante — ha detto Soldini — cerca esperienze vere”. Una fiducia che Elkann ricambia: “Giovanni ha una lucidità fuori dal comune, ti permette di essere tranquillo perché sa cosa sta facendo”. Sul tetto di Torino, mentre il Salone del Libro si spegne, pare sia andato in scena un racconto di mare, visione e amicizia. Una storia che, tra fotografie e progetti, sembra guardare al largo.
