Prima ha sfasciato i monitor del check-in con un martello. Poi ha incendiato un cestino nei pressi del gate 13 e ha mandato in tilt l’intero Terminal 1 di Malpensa, tra urla, fumo nero e passeggeri in fuga. Lo scalo internazionale si è trasformato in un set da film apocalittico per qualche minuto, fino all’intervento delle forze dell’ordine. L’uomo, un 28enne originario del Mali con regolare permesso di soggiorno e protezione sussidiaria, è stato bloccato dalla Polaria e dagli addetti alla sicurezza Sea. Non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Ora è accusato di danneggiamento aggravato. “Sembrava impazzito” raccontano alcuni testimoni. E in effetti nei video circolati sui social si vede lui, evidentemente in stato di alterazione, che colpisce a caso e poi viene atterrato senza troppa delicatezza dagli agenti.

Le fiamme, partite da un cestino della spazzatura, hanno raggiunto anche i due metri di altezza, saturando l’aria di fumo denso e acre. In tanti hanno pensato a un attentato. E non è un caso se in pochi minuti sono arrivate al numero unico decine di chiamate d’allarme: “Sembravano spari”. Il primo a intervenire è stato un dipendente Sea, che ha visto il fumo dal piano superiore e si è lanciato giù a fronteggiare l’uomo. Subito dopo, l’intera zona è stata evacuata per precauzione dai vigili del fuoco e transennata. L’attività dello scalo è ripresa solo dopo la bonifica dell’area. Nel frattempo, l’uomo è stato portato via in manette. Per lui è già stato fissato il processo per direttissima. “Abbiamo solo pensato a scappare” ha raccontato una passeggera. Un fuggi fuggi disordinato, ripreso da almeno tre smartphone, postato su TikTok con hashtag che raccontano più paura che altro.
