Un anno dopo la morte di Roberto Cavalli, la successione non è ancora chiusa. Sul tavolo: una villa da 60 stanze sui colli fiorentini, terreni, yacht, magazzini e – potenzialmente – milioni di euro. Sullo sfondo: sei figli (dal 57enne al bimbo di 2 anni) e una compagna svedese ex playmate. In mezzo? Una domanda che vale oro: oltre agli attivi, quanti debiti ha lasciato il re dell’animale print? Come riporta il Corriere, l’ultimo testamento depositato dal notaio fiorentino Mario Buzio il 29 novembre 2023, ha azzerato quello precedente: eredità in parti uguali all’ultima compagna Sandra Nilsson e ai sei figli. Ma con beneficio d’inventario: significa che eventuali debiti si pagano solo con i beni ereditati, non con il patrimonio personale degli eredi. Una scelta da manuale quando il defunto, tra feste faraoniche e yacht da 15 milioni, potrebbe aver lasciato qualche conto aperto. Nel 2015 Cavalli vende la maison al fondo Clessidra per un totale stimato di 450 milioni, portandosi a casa circa 230 milioni cash. Il resto? Yacht, elicotteri (già spariti dai radar), opere d’arte, immobili e terreni. Sì, perché l’elicottero che Cavalli amava pilotare personalmente sembra ormai un fantasma nel patrimonio ereditario. Chissà se è finito in qualche hangar segreto o già venduto a qualche appassionato di jet set.

Immobili che oggi sono già in comproprietà tra i sette eredi, come la grande villa sulle colline di Firenze e 600 metri quadrati di magazzini a Bagno a Ripoli. Quanto alla liquidità… c’è, ma la vera domanda è quanta ne resterà dopo il 15 ottobre 2025, quando scade il termine per i creditori. Il figlio maggiore, Tommaso, dalla sua Tenuta degli Dei, ha assicurato che il clan è “compatto e allineato”. Traduzione: nessuno si è ancora strappato le camicie di seta a vicenda. Ma con sette eredi, due ex mogli, una compagna, un bambino piccolo e un patrimonio da centinaia di milioni in gioco, la sceneggiatura è pronta per essere esplosiva. Il Cavalli uomo viveva tra eccesso e glamour: yacht nero ispirato alla Batmobile, ville da sogno, Madonne del Trecento appese in salotto e un elicottero pilotato personalmente. Ora il Cavalli “postumo” è fatto di carte notarili, scadenze per i creditori e stime sugli attivi che oscillano tra i 200 e i 400 milioni. In mezzo, l’inevitabile domanda: cosa resta davvero di una vita passata a vivere come un film? Per scoprirlo bisognerà aspettare l’autunno, quando – dopo aver contato i soldi e i debiti – vedremo se il testamento sarà un “happy ending” o l’ennesima saga familiare italiana pronta a finire in tribunale.
