Ok, ma chi ha ucciso Sharon Verzeni? E perché? Nessun movente e nessun sospettato, ma continuano ad essere sempre queste le domande che si pongono gli inquirenti. Domande che purtroppo sono ancora senza risposta. Ma sembrerebbe esserci una scolta. L’adozione del metodo Yara. Infatti, come accaduto per il caso Gambirasio è scesa in campo la genetica. Cosa significa? Per capire chi sia l’assassino di Sharon, accoltellata mentre passeggiava per strada a Terno d’Isola (Bergamo), gli investigatori hanno scelto di raccogliere il Dna a decine di persone per confrontarlo con quello che i Ris stanno cercando sul corpo e sugli indumenti appartenuti alla vittima. Stesso metodo che fu utilizzato al tempo per arrivare a Massimo Bossetti, l'ex muratore di Mapello che per molto tempo conoscevamo solo come Ignoto 1. Il criterio, come per Yara, sarà quello di andare per esclusione una volta fatta la comparazione dei vai Dna raccolti.
E, nel mentre si è in cerca di una qualche traccia lasciata dall’assassino, alcuni residenti della zona dove è stato compiuto il delitto sembrerebbe siano già stati invitati a sottoporsi al test: “Hanno fatto il tampone del Dna a mia moglie e anch’io mi sono sottoposto quando i carabinieri me l’hanno chiesto. Per il test siamo andati in caserma. Nessun problema per me, non ho nulla da nascondere. Anzi, ben vengano questi controlli. So che sono stati convocati molti che abitano in via Castegnate (dove è stata uccisa Sharon)". Non solo lo stesso metodo usato per arrivare all’assassino di Yara, ma anche la stessa zona. Infatti il campo di Chignolo d’Isola dove fu rinvenuto il corpo senza vita della tredicenne nel febbraio 2011, dista solo pochi chilometri dal paese in cui è stata accoltellata Sharon. Al tempo delle indagini, per arrivare all’identificazione di Bossetti, si repertarono oltre 22mila campioni di Dna. Per trovare chi ha ucciso Sharon sarà lo stesso?