Un ministro della Cultura della Repubblica Italiana che si presenta al telegiornale delle 20, la fascia oraria informativa più seguita del Paese, su Rai 1, il canale pubblico per eccellenza, per redimersi da un vicenda privata – un pasticcio di cuori infranti e presunti tradimenti – che ha provocato importanti contraccolpi politici, nel governo e tra i corridoi istituzionali. Pensavamo di averle viste tutte, e invece ecco la figurina mancante: Gennaro Sangiuliano a piangere sulla tv di Stato forse nel tentativo di mostrare il suo lato umano, forse per lavarsi la coscienza, o molto più probabilmente per imitare qualche sceneggiata alla “C’è Posta per Te” che tanto affascina il popolo italico. Il ministro si rassegni: ormai la frittata è fatta e indietro è impossibile tornare. Le toppe messe ai buchi nei giorni scorsi, anziché risolvere il problema, non hanno fatto altro che ingigantirlo. Complice il fatto che Maria Rosaria Boccia si è rivelata molto più astuta di Sangiuliano, nonché abile a collezionare foto per poi condividerle sui social nei momenti più opportuni.
Il risultato è deprimente: un ministro italiano smentito, sbugiardato, messo all’angolo, da storie pubblicate su Instagram da una perfetta sconosciuta (che oggi, in una manciata di giorni, ha però collezionato decine di migliaia di follower). Ma c’è dell’altro. Il fatto che il Tg1 abbia dedicato spazio a una vicenda personale di un membro del governo spinge l’Italia accanto a Paesi come il Venezuela, dove la martellante propaganda dei protagonisti della politica travolge, quotidianamente, il pubblico come un fiume in piena. E dove, aspetto ancor più rilevante, l’informazione viene usta, sfruttata, manomessa a uso e consumo di chi è in carica. Ecco: in Italia è andato in scena qualcosa del genere. Lo ripetiamo per chi non fosse stato abbastanza attento: un ministro italiano ha utilizzato la tv pubblica a mò di zerbino per parlare di un suo fatto privato. Con il beneplacito, va da sé, dell’intera rete.
Che differenza c’è, in casi del genere, tra quanto accade in Venezuela e in Italia? Perché qualcuno non ha impedito a Sangiuliano di recitare il suo teatrino in prima serata? Perché nessuno si è indignato – pubblico dei social a parte – per quanto andato in onda? Anziché parlare di quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, in Ucraina, nel mondo o anche soltanto in Italia, il Tg1 ha preferito dedicare minuti preziosi a un personaggio rilevante, d’accordo, ma che ha impiegato il suo tempo a parlare di fatti personali. Un pasticcio ancora più grande del botta e risposta tra Sangiuliano e Boccia.