La scomparsa di Mirella Gregori davvero è collegata con quella di Emanuela Orlandi? Una domanda che in questi quarantuno anni torna sempre puntuale, ma a cui non è ancora stata data una risposta certa. Entrambe quindicenni, entrambe scomparse da Roma nel 1983 a poca distanza l’una dall’altra. Ma la loro realtà quotidiana era differente, non ci sono collegamenti certi se non gli appelli di papa Giovanni Paolo II nel periodo immediatamente successivo la scomparsa. Da quel momento i due casi si sono uniti, ed è stato un bene quanto un male. Un bene perché la storia di Mirella è stata “trascinata” nella bolla generata dal caso Orlandi: Emanuela era una cittadina vaticana, e questo ha fatto si che la scomparsa di Mirella non cadesse mai nell’oblio. Ma al tempo stesso Mirella ha sempre vissuto di luce riflessa, e mai è stata cercata veramente. Giovedì riprenderanno le audizioni in Commissione parlamentare d’inchiesta, e verrà ascoltato Nicodemo Gentile, legale della famiglia Gregori: “Le storie sono separate e devono essere affrontate in modo differente. Una verità semplice, un intrigo quasi a chilometri zero. Le due vicende devono essere definitivamente separate, avendo per molto tempo rappresentato un forzato e sbiadito derivato. Un intrigo consumato in un limitato dedalo di strade e vie, bar e parrocchie”.
E ancora: “Non è da escludere che chi ha citofonato a casa Gregori, in quel caldo pomeriggio di primavera, non fosse la stessa persona che poi Mirella ha incontrato presumibilmente al monumento al Bersagliere, ed è per questo che, con ragionamento corredato da concreti dati di sostegno, chiederemo alla Commissione di scandagliare, per quanto ancora possibile, le amicizie e le relazioni di Mirella. Una sua amica, infatti, ha parlato espressamente anche dinanzi alle autorità dei 'due mondi di Mirella', uno con i suoi coetanei, nella cerchia del quale si collocano il fidanzatino di allora ed i suoi compagni di scuola, l'altro fatto di soggetti più adulti, legato alla frequentazione di Sonia De Vito, che era sì quasi coetanea di Mirella, ma aveva un fidanzato più grande. La custode di quel mistero lungo 15 minuti, perché tanto è durato, il 7 maggio 1983, l'ultimo fitto dialogo di Mirella con la sua amica del cuore Sonia. Ci sono persone che avevano comunque contatti con Mirella come sembrano dire anche i suoi diari, che non sono mai stati ascoltati: è arrivato dunque il momento di farlo, perché l'attività della Commissione potrebbe essere l'ultima occasione per afferrare quella verità che da oltre 40 anni sfugge a tutti". Della stessa opinione Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella: “Non posso che trovarmi d’accordo con lui. Ho sempre sostenuto che fosse necessario scindere i due casi. Anche se in alcuni passaggi ci possono essere delle cose che le uniscono, occorrerebbe valutarne la veridicità”.