Ottavia Piana, una speleologa italiana di 32 anni, è stata recentemente coinvolta in un incidente nella grotta Abisso Bueno Fonteno, vicino a Bergamo. Il web si è, al solito, si è subito schierato, spesso contro la speleologa, esperta del Cai di Lovere. Abbiamo già detto cosa ne pensiamo e perché chi la critica ha davvero capito poco, non solo di questo caso ma di tanto altro, ma alcuni esperti si sono esposti per ammonire, almeno in parte, la ragazza. Tra questi Mario Tozzi, che ha invitato la ragazza a evitare, la prossima volta, di incaponirsi in un’area che, evidentemente, deve restare inesplorata: “Però la grotta non è un mondo per tutti e non sempre la ricerca è una giustificazione così grande da mettere a rischio la propria vita: qualche volta faremmo bene a fare un passo indietro dagli abissi, o dalle vette, e restarcene nel nostro ruolo a fare ipotesi con quello che abbiamo in mano e in testa. Non significa arrendersi o abdicare a essere sapiens, al contrario: si tratta di non abusare dei nostri mezzi e continuare a progredire nel rispetto dei limiti naturali che, per fortuna, ancora resistono”.
Ma come sono andate le cose? Durante un'esplorazione di una sezione inesplorata della grotta, un appoggio roccioso ha ceduto sotto i suoi piedi, provocando una caduta di circa cinque metri e causandole fratture al volto, alle costole e al ginocchio. Questo incidente non è il primo per Piana nella stessa grotta; nel giugno 2023, era stata coinvolta in un altro incidente in cui si era fratturata una gamba, richiedendo un'operazione di salvataggio durata due giorni. Nonostante le critiche ricevute sui social media riguardo alla sua partecipazione a queste esplorazioni, colleghi ed esperti hanno difeso la sua competenza e prudenza. Giorgio Pannuzzo, un collega speleologo, ha dichiarato: "Ottavia è forte, talentuosa, intelligente, ben preparata e prudente." Inoltre, Sergio Orsini, presidente della Società Speleologica Italiana, ha sottolineato che il contributo di Piana è fondamentale per la mappatura dei complessi sistemi di grotte nella zona. Pertanto, non ci sono indicazioni che Ottavia Piana abbia commesso errori significativi durante le sue esplorazioni nella grotta di Bueno Fonteno. Gli incidenti sembrano essere il risultato di sfortunate coincidenze e delle intrinseche difficoltà associate all'esplorazione di ambienti sotterranei inesplorati.