Ancora una volta, in un infausto settembre genovese, si è verificata una tragedia che dimostra la necessità di diffondere una maggiore cultura nei confronti della sicurezza dei lavoratori, specialmente di chi ha oltrepassato la soglia massima di pensionamento. Mentre un operaio anziano di 67 anni rimaneva gravemente ferito nel porto di Genova, un altro, di 76 anni, Luigi Bernardini, trovava la m*rte sull'autostrada A12 tra Deiva e Sestri Levante. Sembra che Bernardini fosse il “guardiano” del cantiere aperto tra i due caselli tra il segmento genovese e quello spezzino della A12. Il suo compito era quello di accertarsi che non si verificassero problemi a causa della presenza di un restringimento della carreggiata. È evidente che in Liguria il numero di incidenti sul lavoro è in costante aumento, ma ciò che fa rabbia è che molte delle vittime dovrebbero essere in pensione da tempo. Le indagini dovranno stabilire chi è il responsabile del cantiere e come il gruppo Gavio, che gestisce la società concessionaria Salt, abbia potuto permettere a un appaltatore di impiegare operai anziani in un ambiente ad altissimo rischio. Mentre la comunità di Fosdinovo è sconvolta dalla perdita, i sindacati Cgil e Uil denunciano la gravità dell'accaduto. È inaccettabile che un uomo di 76 anni fosse ancora a rimuovere la segnaletica in un cantiere autostradale. Spesso, però, bisogna anche affidarsi al buonsenso e, in questo caso l’impresa, avrebbe potuto, se non evitare completamente che Luigi lavorasse, almeno non assegnargli mansioni particolarmente pericolose, come attraversare le strade nel cuore della notte. Le regole ci sono, ma vanno applicate, e la sicurezza richiede investimenti in strumenti, formazione e cultura. Chi trascura questo aspetto deve essere perseguito.
La filiera di appalti e subappalti va ricostruita per garantire la dignità dei lavoratori. Il sindacato ha chiesto anche all'Assessore regionale alla Sanità di intervenire per garantire la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro in autostrada. Nonostante il Governo, con il decreto Lavoro, abbia introdotto una serie di modifiche al D.Lgs. n. 81/2008 per prevenire gli incidenti sul posto di lavoro, è importante che venga diffusa la cultura della sicurezza mentre si svolge la propria professione. Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro le denunce di infortunio sul lavoro presentate nel 2022 sono state 697.773, il 25,7% in più rispetto al 2021. Di queste, 1.090 riferiscono un esito mortale, il 10,7 % in meno rispetto al 2021. La sicurezza sul lavoro è un tema cruciale, ma troppo spesso sottovalutato. Purtroppo alcune aziende cercano di risparmiare ignorando le norme di sicurezza, mettendo a rischio la vita dei dipendenti. È un affronto alla dignità umana pretendere che qualcuno metta a repentaglio la propria salute per un salario. È necessaria maggiore responsabilità da parte di tutti affinché la sicurezza dei lavoratori non sia sacrificata sull'altare del profitto. Commuove e fa riflettere l'Italia la vicenda di Luigi Bernardini, un uomo che sarebbe dovuto essere a casa a godersi la pensione dopo anni di lavoro.