image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Ma se scoppiasse una guerra la Cina potrebbe battere gli Stati Uniti di Trump? Taiwan, hi-tech, esercito: vi spieghiamo perché a Xi non conviene provarci…

  • di Federico Giuliani Federico Giuliani

24 maggio 2025

Ma se scoppiasse una guerra la Cina potrebbe battere gli Stati Uniti di Trump? Taiwan, hi-tech, esercito: vi spieghiamo perché a Xi non conviene provarci…
La Cina continua a modernizzare il proprio esercito. Pechino dispone già della Marina più grande del mondo (oltre 370 navi e tre portaerei), di caccia stealth, droni avanzati e carri armati di ultima generazione. E allora perché Xi Jinping non dichiara guerra agli Usa? Semplice: non gli conviene per due ragioni. La prima: il gap militare con Washington è ancora troppo grande. La seconda: le forze armate del Dragone sarebbero afflitte da gravi problemi interni. La “corruzione strutturale” radicata nell'esercito cinese ha infatti costretto Xi a epurare generali e rimuovere decine di comandanti. Ma quando tutto questo tutto questo sarà risolto...

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Ma ci avete mai fatto caso? La Cina, seconda potenza mondiale, non partecipa a una guerra dal lontano 1979. Un mesetto scarso durante il quale l'Esercito Popolare di Liberazione (Pla) del Dragone si trovò a “punire” il Vietnam (alleato dell'allora Unione Sovietica) per aver invaso la Cambogia (alleata dei cinesi). Sono passati quasi 50 anni. In questo stesso lasso di tempo gli Stati Uniti, prima potenza mondiale, hanno invece sparato in abbondanza e partecipato, più o meno direttamente, a molteplici conflitti. L'elenco è abbastanza corposo e comprende: l'invasione dell'Afghanistan (2001–2021); la guerra in Iraq (2003–2011 e 2014–2021); la guerra in Siria (dal 2014 in poi); l'operazione Inherent Resolve (dal 2014 per combattere l'Isis in Iraq e Siria); guerra in Yemen (2002 in poi); interventi in Libia (2011–2020); operazioni in Somalia (1992–1995; 2007–oggi); interventi in Ucraina (in maniera molto indiretta). Basterebbe già questo per spiegare perché la Cina non ha fin qui spinto per contrastare militarmente gli Usa: Pechino non ha abbastanza esperienza sul campo, le sue forze armate sono in fase di modernizzazione ma ancora non possono competere – per qualità e tecnologie – con quelle del Pentagono. Certo, in una ipotetica guerra combattuta nel “cortile di casa” cinese, e cioè nei mari dell'Asia, il Dragone potrebbe essere avvantaggiato visto il disimpegno statunitense nella regione, il controllo delle catene di approvvigionamento e il cambio di marcia Usa avviato soltanto con l'amministrazione Biden. La variabile coincide con l'ingresso in campo dei partner dell'uno e dell'altro Paese. Ovvero: se Washington dovesse essere sostenuta, per esempio, da Giappone e Corea del Sud, e la Cina da Russia e Corea del Nord. C'è però dell'altro...

Xi Jinping esercito cinese
Il presidente cinese Xi Jinping

C'è qualcosa che non va all'interno dell'esercito cinese. Negli ultimi due anni il presidentissimo della Cina Xi Jinping ha rimosso decine e decine di pezzi da novanta. Due ministri della Difesa e un gruppo di alti ufficiali sono stati “licenziati”. Purgati anche generali della Forza Missilistica, che controlla l'arsenale nucleare del Paese. La situazione è la seguente: la 20esima Commissione Militare Centrale (l’organo di comando supremo delle forze armate cinesi), inaugurata meno di tre anni fa, è guidata da Xi. Gli altri sei generali che ne fanno parte sono stati scelti da lui e, di questi, due sono stati ufficialmente licenziati, mentre un terzo non si vede in pubblico dall'11 marzo. La “prima ondata” di epurazioni, avvenuta nella primavera del 2024, ha comportato l’“espulsione” dal Partito Comunista Cinese degli ex Ministri della Difesa, il generale Wei Fenghe e il generale Li Shangfu. La “seconda ondata”, a novembre, ha invece coinvolto membri di alto rango della Commissione, come l’ammiraglio Miao Hua e il ministro della Difesa Dong Jun. Il nome più importante coinvolto nella "campagna anti corruzione" è stato il vicepresidente della richiamata Commissione, il generale He Weidong, il secondo ufficiale in grado del Paese. Rispondeva direttamente a Xi ed era “profondamente coinvolto nella pianificazione di una teorica invasione di Taiwan”. La purga in corso da parte di Xi “fa dubitare che egli possa fidarsi dei suoi generali per combattere la guerra”, hanno scritto sul New York Times Phillip C Saunders e Joel Wuthnow della National Defense University di Washington. Dunque, Xi non intenderebbe dichiarare alcuna guerra o fare passi azzardati perché non si fiderebbe del proprio esercito.

esercito cinese
L'esercito cinese è ancora afflitto da gravi problemi interni...

Mao Zedong dichiarò notoriamente, durante una riunione del 7 agosto 1927, che “il potere politico nasce dalla canna del fucile”, un assioma che è stato spesso ripetuto nei discorsi ufficiali durante l'era di Xi Jinping. Fin dall'inizio delle purghe si è sempre pensato che Xi stesse guidando le operazioni di pulizia per sbarazzarsi di nemici reali e potenziali tra i vertici. La recente ondata di avvicendamenti di personale, tuttavia, ha dato credito all'ipotesi che i nemici militari del leader cinese stiano uccidendo i suoi protetti per indebolire la base del “nucleo centrale del Partito”. In tutto questo le lotte intestine nella stretta cerchia personale di Xi (e non solo) hanno evidenti implicazioni per la pianificazione bellica del Paese. Mentre Pechino continua a enfatizzare la “vera” preparazione al combattimento e a concentrare la pressione su Taiwan, e mentre la sua contesa con Washington si intensifica, c'è poco spazio per un esercito che non può vincere un conflitto che promette di vincere. Certo, la rimozione di alti funzionari corrotti e sleali può portare alla nomina di funzionari migliori e attentamente selezionati, ma il deficit di fiducia che si crea è difficile da colmare. E ancora: il governo cinese deve limare anche il gap militare con gli Usa, puntando ancor più sull'hi-tech e le tecnologie avanzate. È presto anche solo per immaginare un attacco cinese a Taiwan. Nello Stretto di Taiwan non si muoverà una foglia a meno di un incidente o di una “provocazione statunitense” che scatenerebbe la reazione di Pechino. In ogni caso alla Cina non serve combattere con bombe, missili e tank. Alla Cina va bene combattere la guerra con altri mezzi. Come sta facendo da anni ottenendo risultati eccellenti.

esercito cinese
Il gap militare tra Usa e Cina è ancora sbilanciato in favore di Washington. Ma in un ipotetico conflitto combattuto nei mari asiatici le forze di Pechino potrebbero essere avvantaggiate
20250522 103634003 3151

More

LA FINE DEL SECOLO AMERICANO: dazi falliti, deliri di onnipotenza e sparate social, Trump consegna il mondo a Cina e Russia? Xi Jinping alla parata con Putin lo dimostra, oltre all'elezione di Prevost (Papa Leone XIV), americano ma in opposizione ai MAGA

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Bene, bravo, sette più

LA FINE DEL SECOLO AMERICANO: dazi falliti, deliri di onnipotenza e sparate social, Trump consegna il mondo a Cina e Russia? Xi Jinping alla parata con Putin lo dimostra, oltre all'elezione di Prevost (Papa Leone XIV), americano ma in opposizione ai MAGA

Abbiamo letto i libri che anticipano chi vincerà tra Usa e Cina. I dazi di Trump? Non servono a un caz*o. Dalle auto all'Intelligenza artificiale, perché (senza una guerra) il modello cinese avrà la meglio

di Federico Giuliani Federico Giuliani

La resa dei conti

Abbiamo letto i libri che anticipano chi vincerà tra Usa e Cina. I dazi di Trump? Non servono a un caz*o. Dalle auto all'Intelligenza artificiale, perché (senza una guerra) il modello cinese avrà la meglio

LA LIBIA ESPLODE E l’ITALIA? “Il governo Meloni si affida a criminali”. Parla l’esperto Alberto Negri: “Con il caos a rischio petrolio e gas”. Migranti? “Se Trump deporta 1 milione di palestinesi…”

di Angela Russo Angela Russo

vogliamo parlarne?

LA LIBIA ESPLODE E l’ITALIA? “Il governo Meloni si affida a criminali”. Parla l’esperto Alberto Negri: “Con il caos a rischio petrolio e gas”. Migranti? “Se Trump deporta 1 milione di palestinesi…”

Tag

  • Attualità
  • Cina
  • Donald Trump
  • Esercito
  • Esteri
  • Geopolitica
  • guerra
  • Stati Uniti
  • Taiwan
  • Xi Jinping

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini

    di Jacopo Tona

    Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

di Federico Giuliani Federico Giuliani

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Omicidio Poggi, l’avvocato di Fabrizio Corona Ivano Chiesa asfalta i giustizialisti: “Ma quanti errori hanno commesso su Garlasco? E poi parlano di certezza della pena, ma per favore”. E sulle nuove indagini su Andrea Sempio…

di Ilaria Ferretti

Omicidio Poggi, l’avvocato di Fabrizio Corona Ivano Chiesa asfalta i giustizialisti: “Ma quanti errori hanno commesso su Garlasco? E poi parlano di certezza della pena, ma per favore”. E sulle nuove indagini su Andrea Sempio…
Next Next

Omicidio Poggi, l’avvocato di Fabrizio Corona Ivano Chiesa...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy