Piovono dettagli, testimonianze e dichiarazioni sul caso Poggi, tornato recentemente alla ribalta con la riapertura delle indagini. La vicenda, che continua a scuotere l’opinione pubblica di un Paese in cerca di tante risposte, riguarda l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco, in provincia di Pavia, nel 2007, quando la ragazza aveva solo ventisei anni. Per quel delitto fu condannato, in via definitiva nel 2015, Alberto Stasi, allora fidanzato della vittima. A commentare i recenti sviluppi, per cui al momento, tra le altre informazioni, risulterebbe indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, è intervenuto il penalista Ivano Chiesa. In un breve video pubblicato sul suo profilo Instagram, l'avvocato ha condiviso alcune riflessioni sull’omicidio, su quello che sta succedendo tra media e realtà, ma soprattutto ha offerto una più ampia considerazione sul sistema giudiziario italiano.
Chiesa: “Quanti errori hanno commesso in questa indagine? Poi in televisione ci parlano di certezza della pena”. Continua durissimo l’avvocato: “Quanti casi Stasi ci sono nascosti che non hanno avuto la medesima eco mediatica?”. Nel suo lavoro il penalista sostiene di aver ricevuto “almeno 40 richieste di revisione”. E allora che fare? “Magari è il caso di pensare perché i processi penali sono fatti dagli essere umani non dagli dei”. Come afferma l’esperto, anche se la verità, in generale, può costare fatica e anni, la si deve accertare, “lo si deve fare in ogni modo”. E per quanto riguarda, nello specifico, l’omicidio di Garlasco, non ci resta che attendere ulteriori sviluppi sul caso.
