“Non ho mai abbandonato Liam. Quel giorno sono andato al suo hotel tre volte e sono andato via 40 minuti prima che accadesse”, ha detto Rogelio “Roger” Nores, imprenditore argentino e amico di Liam Payne, l’ex membro degli One Direction morto in seguito alla caduta dal balcone del CasaSur Palermo Hotel di Buenos Aires. “C'erano più di 15 persone nella hall che chiacchieravano e scherzavano con lui quando me ne sono andato”, ha aggiunto ancora Nores, che ha dunque negato qualsiasi coinvolgimento nella morte di Payne. Il cantante era stato visto, pare, in uno stato alterato da alcuni inquilini dell’albergo, e un testimone ha persino affermato che Nores si era scusato con il personale per il comportamento inadeguato dell’amico. L’autopsia ha rivelato la presenza di sostanze stupefacenti: cocaina, crack, ecstasy, crystal meth, ketamina. L’imprenditore, che si sarebbe presentato come manager di Payne, è stato accusato di abbandono di persona seguito da morte per aver presumibilmente omesso di informare la famiglia del musicista della sua ricaduta nella dipendenza da sostanze stupefacenti: rischia tra i 5 e i 15 anni di carcere. Ma ci sono altre due persone che sono state fermate dalle autorità.
Il primo è un impiegato dell’hotel che, stando alle notizie che trapelano, sarebbe stato accusato di aver consegnato della droga a Payne trasportandola in un box di sapone Dove, un prodotto a cui solo il personale di CasaSur avrebbe avuto accesso. L’altro indagato è il presunto spacciatore dell’ex One Direction: il 14 ottobre, quindi due giorni prima della morte del cantante, l’uomo gli avrebbe venduto narcotici per due volte. L’accusa per entrambi è di spaccio. Nel frattempo, il corpo di Liam Payne è stato trasportato in Regno Unito.