L'amico magnate di Liam Payne, Roger Nores, starebbe raccontando di essere stato “incastrato” e reso “capro espiatorio” dalle autorità argentine che vogliono accusare qualcuno per la tragica morte dell'ex One Direction. Nores e due dipendenti dell'hotel CasSur Palermo sono stati accusati di omicidio colposo per aver presumibilmente saputo che Liam Payne era sotto l’effetto di stupefacenti e per non essere intervenuti tenendolo lontano dalla sua stanza e dal balcone aperto da cui è precipitato il 16 ottobre. "Dice di essere stato incastrato” ha rivelato al Post un amico di Roger Nores, che si trovava con Payne nelle ore precedenti alla sua fatale caduta dal balcone dell'hotel di Buenos Aires. "Pensa che lo stiano usando come esempio per salvare la faccia. Dice di essere un capro espiatorio, che sono arrabbiati per la cattiva pubblicità e che per cambiare le cose, dovendo fare un arresto di alto profilo, hanno scelto lui".
Nores, amico di Payne dal 2020, è stato inizialmente accusato di aver abbandonato la star prima della sua morte. Un'accusa grave che comporta fino a 15 anni di carcere. Ma quando l'accusa ufficiale è stata presentata la scorsa settimana, Nores ha ricevuto le stesse accuse di due dipendenti dell'hotel - Gilda Martin ed Esteban Grassi. Tutti e tre sono stati accusati di omicidio colposo, con una pena fino a cinque anni. In Argentina, l'omicidio colposo viene contestato quando si presume che un sospetto sia stato negligente nella morte di qualcuno e non implica che il sospetto abbia causato la morte L'autopsia ha rivelato che il cantante aveva un mix tossico di droghe nel corpo al momento della morte, inclusi crack e la cosiddetta "cocaina rosa", una miscela di ketamina e altre sostanze. Il mese scorso, i pubblici ministeri argentini hanno anche accusato altri tre uomini di aver fornito a Payne stupefacenti prima della sua fatale caduta. Mentre non è chiaro se Nores si sia dichiarato colpevole o innocente, starebbe raccontando agli amici di non essere colpevole di alcun illecito. Al momento, rimane in Argentina e gli è stato vietato di lasciare il Paese. “Ha sempre detto di essere stato un buon amico per Liam” ha spiegato la fonte. “Non crede di essere stato responsabile della sua morte in alcun modo e dice che si difenderà dalle accuse contro di lui”.