Questa è una roba vecchia, di qualche giorno fa, riguarda solo i tifosi del Torino. Sì vero, però nessuno ha detto una cosa. No, questa non è una semplice lite in conferenza stampa dopo una partita, e quindi gli animi sono più nervosi e qualche parola più forte può scappare. No, in verità dimostra un po' lo stato di salute del giornalismo in Italia. Faccio un veloce recap: il presidente del Torino è pure il proprietario della Gazzetta. E quindi succede che un giornalista della Gazzetta fa una domanda all'allenatore del Torino sulla prestazione del Torino (che ha pareggiato 3-3 con la Lazio), e un altro collega - che lavora per la Stampa - si mette a ridere.

L'atteggiamento di Luca Lucci
E fa bene perché in effetti il modo in cui la Gazzetta parla di Cairo un po' ridere fa. Qui emerge il conflitto d’interessi che c'è tra il proprietario di un giornale e il principale quotidiano sportivo italiano che ne deve parlare. Tutto questo fa ancora più ridere se pensiamo che a ridere è un giornalista de La Stampa, che di conflitti d'interessi ne ha ben altri. Questo per dirvi che l'ipocrisia del giornalismo italiano per i conflitti interessi si vede anche in queste minchiate. Pensate alle cose più serie...
