Nei dodici minuti dedicati ad Antonella Giuli durante l’ultima puntata di Report, sono stati fatti alcuni nomi legati all’Ufficio stampa della Camera dei deputati o a Fratelli di Italia, alcuni più noti di altri. Arianna Meloni e Giovanni Donzelli, notissimi. Tutte le persone intervenute hanno smentito, intervistati, la presunta violazione del regolamento che impedirebbe alla “sorella d’Italia” (e del ministro della Cultura Alessandro Giuli) di lavorare per FdI o fare qualsiasi tipo di attivismo politico, durante o fuori dall’orario lavorativo. Antonella Giuli stessa lo nega di fronte alle telecamere di Report e, in via precauzionale, anche sul Corriere della Sera, con un giorno di anticipo sulla puntata, tirando in causa anche i suoi figli, “uno dei quali [...] affetto da una grave patologia curabile ma non guaribile, tale da rendere necessario il contributo della legge 104 art.3 comma 3”. Particolare che, in effetti, pur confessato da lei probabilmente alle telecamere di Report, non è mai andato in onda (e forse sarebbe bastato, onde evitare di diffondere pubblicamente e controvoglia la notizia, attendere la puntata prima di smentire). Chi ha criticato Report si è concentrato sul sacrosanto diritto a fare del proprio tempo libero ciò che meglio si crede. Dunque, anche Antonella Giuli ha il diritto di frequentare gli eventi di FdI al fianco di Arianna Meloni, che oltre a essere un’altra sorella d’Italia è anche sorella della premier, comportandosi di fatto come parte dell’entourage della seconda donna più importante del partito. A inchiodarla, però, le dichiarazioni del capo dell’Ufficio stampa della Camera dei deputati, Filippo Maria Manvuller.
Giornalista professionista piacentino, Manvuller è stato portavoce di Lorenzo Fontana durante il governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte, quando il deputato della Lega ricopriva il ruolo di ministro della Famiglia. Manvuller aveva anche seguito Fontana al Parlamento europeo in precedenza. Come riporta Il Fatto quotidiano, lo stipendio dovrebbe aggirarsi intorno ai seimila euro netti al mese. L’attenzione su di lui era stata già posta al momento della sua nomina, ma anche a Report, con l’aiuto del giornalista Sergio Rizzo, si evidenzia la particolarità del concorso pubblico che dovrebbe portare alla scelta del capo dell’Ufficio stampa della Camera. Manvuller ha iniziato la sua carriera negli uffici stampa già nella sua città, a Piacenza, tra il 2010 e il 2012, per poi proseguire come addetto stampa di partiti e funzionario comunale. Manvuller è laureato in Filosofia (laurea triennale) alla Cattolica e ha conseguito alla Bocconi un master di perfezionamento per manager per le amministrazioni pubbliche. Prima di tornare alla Camera dei Deputati come capo dell’Ufficio stampa, Manvuller è stato anche portavoce del sindaco di Ferrara Alan Fabbri.