E così Donald Trump è stato condannato per avere falsificato documenti aziendali al fine di nascondere un pagamento di 130.000 euro nei confronti di Stormy Daniels, affinché non venisse fuori un rapporto sessuale tra l’ex presidente e l’ex pornostar. Ma di che stiamo parlando? No, dico, ti capita di scop*rti Stormy Daniels e cosa dovresti fare? Rilasciare un’intervista? In più c’era Ivana in dolce attesa. Adesso: mi dite quanti mariti hanno tradito, con sex worker a vario titolo, le mogli, addirittura le mogli incinte, e hanno negato fino al parossismo? Mi sembra una cosa legittima.
Il sei per cento degli elettori di Donald Trump aveva dichiarato che avrebbe avuto ripensamenti in caso di condanna
No, dicono gli americani, una figura politica non deve mai mentire (ciao core), così come quando Bill Clinton fu oggetto di scandalo non per avere ricevuto un rapporto orale da parte di una stagista (che conservò il vestito macchiato del seme presidenziale) ma per avere mentito negandolo (lì, il vecchio Bill, arebbe dovuto difendersi così come fece a proposito degli spinelli quando disse “li ho fumati ma senza aspirare” – nel caso di Monica Lewinsky avrebbe dovuto dire: “me l’ha succhiato, ma senza ingoiare, e la prova è nel vestito”).
Se Umberto Eco diceva che ciò che ci differenzia dagli animali è la capacità di mentire (come pretendere che un essere umano non menta, in primo luogo a se stesso), Manlio Sgalambro decretava che il matrimonio borghese e puritano (ossia il matrimonio “fedele”) non era altro che una forma di prostituzione elevata a sistema, il “comprarsi tutti gli atti sessuali di una vita in una sola transazione”, poiché, sosteneva, non vorrete mica dire che il matrimonio abbia a che vedere con l’amore? C’è differenza tra Ivana Trump e Stormy Daniels?
Per lo scrivente no, ma non nel senso bieco per cui entrambe sarebbero “prostit*te”, ma perché entrambe sono state vittime dell’amore, vero, verso lo Spirito. George Simmel, lo strepitoso sociologo, affermava che, essendo il denaro l’ente più spirituale che esista (soprattutto da quando ha sciolto gli ormeggi dal suo corrispettivo ‘materiale’, ossia la riserva aurea), il mercimonio è il rapporto più spirituale che possiamo avere, anzi, aggiungeva, solo nella protit*zione si poteva sperimentare il vero amore spirituale e sosteneva che le sex worker godessero di più dalla prospettiva di ricevere denaro – vero Spirito della sopravvivenza nello Stato di Natura attuale: chi ha soldi sopravvive – che dalla prospettiva dell’amore: ti mando un pensiero, ti ho pensato, ti ricordo, ma chi se ne fot*e.
L'America ha un'indignazione musona nei confronti del sesso
L’America, luogo in cui emigrarono i puritani più estremisti, che arrivarono a fondare una sorta di teocrazia calvinista (le tovaglie lunghe fino al pavimento, ché le gambe del tavolo potevano essere seducenti, e ti credo, se sei puritano ti arrazzi per qualunque cosa) ha questa indignazione musona nei confronti del sesso che è fondante nell’evangelismo più radicale.
Dai “rinati” a tutte le forme di turbocristinesimo essi sono profondamente movimenti “politici”: non ha importanza ciò che si è ma ciò che si appare, e, badate bene, non si tratta di semplice ipocrisia, ma di azione, come detto, “politica”.
E qui c’è un primo delirio: i cristiani estremisti sono storicamente di Destra. Per questo motivo il sei per cento degli elettori di Donald Trump aveva dichiarato che avrebbe avuto ripensamenti in caso di condanna. Ma, anche questa, è una risposta “politica” a un qualche intervistatore sondaggista. Perché, nella realtà, quello che succederà sarà un immenso “effetto-Berlusconi”: tutti i puritani sanno benissimo cosa succede in casa loro e come Donald Trump sia, nei fatti, il vero modello del “futti futti ché Dio perdona tutti”.
Matteo Salvini, sbaglia completamente il segno, quando, come ha fatto oggi, dà solidarieta a Donald Trump perché – sostiene il segretario della Lega – è perseguitato dai giudici di sinistra. Sbagliato. E’ perseguitato dal suo stesso elettorato, che è puritano. Se proprio vuole fare un parallelo, Matteo Salvini, non deve farlo con i “giudici italiani di sinistra”, ma con Luca Morisi, indignatissimo sui social, creatore della macchina da scandalo che era la “bestia” e che poi si dilettava con le Stormy Daniels col pisello e la droghina.
La condanna di Donald Trump è una faccenda tutta interna alla Destra. Certo, anche i democratici, che discendono dal movimento del 1968 (droghe e sesso libero), oggi si sono impuritaniti, sono diventati maestrine col ditino puntato mentre nel privato si sollazzano come possono, ma non stanno lì a credere che la condanna di Donald Trump sposti voti a sinistra. Lo “scandalo sessuale” – concetto che sopravanza Donald Trump – è un concetto filosofico e teologico. In cui c’entra anche “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”, in cui si sostiene che senza gli eccessi radicali del calvinismo neanche il capitalismo sarebbe stato possibile. E che in buona sostanza dice – claim perfetto per Donald Trump, e non è escluso che lo utilizzi davvero- : "Vuoi essere un bravo cittadino, un bravo politico e un bravo imprenditore? Fai quello che vuoi, ma non farti beccare".
E così non mi pare proprio che qui si sia in presenza di una faccenda giudiziaria, non lo è nelle premesse, non lo è nello svolgimento processuale, non lo è nel libro di Stormy Daniels che descrive il pene di Trump come “a forma di fungo, un fungo velenoso…” (immaginatevi la ex pornostar spaventata da una minchia). Se di condanna per falsificazioni di documenti aziendali si tratta che c’entra Stormy Daniels? Questo non sembra un processo condotto da magistrati, ma un giudizio emanato da moralisti, da pretini attartuffati, da beghine imparruccate con le guance appomellate di un rossore che sa di voyeurismo.