Io non lo capisco perché Dagospia su Rachele Silvestri ci monta sempre sopra Francesco Lollobrigida, dico nelle foto, oltre a Giorgia Meloni. Mi spiego. Che si parli di Rachele Silvestri mi sembra cosa ovvia, è la parlamentare di Fdi che ha scritto al Corriere della Sera per rendere edotto il pubblico lettore sul test di paternità al quale è stata “costretta” a sottoporsi dopo il pettegolezzo che girava su Whatsapp e che descriveva il figlio della suddetta parlamentare come concepito insieme a un potente membro di Fdi, sposato. Alt coi pettegolezzi, ha scritto la Silvestri al Corsera: il figlio non è dell’uomo potente ma del mio compagno impotente… cioè non nel senso di “coeundi” né di “generandi”, nel senso di non potente politicamente, in antitesi al potent… vabbè ci siamo capiti.
Che nella stessa notizia si parli di Giorgia Meloni è ovvio, così come è ovvio che Ello primo ministro appaia nelle foto a corredo degli articoli. La Meloni è la capa della Silvestri e tutti si chiedono: ma ohibò, ma come, “costringono” una donna, una mamma, una Rachele (e ho detto Rachele) del suo partito a fare il test di paternità che manco nelle piantagioni di cotone una volta e la capa se ne sta muta? Neanche una pacca sulla spalla in privato e neanche una uscita pubblica di vicinanza, e sostegno, e compartecipazione, e sorellanza? E’ giusto che il lettore se lo chieda, perché una è Giorgia ed è donna ed è mamma, e anche Rachele è Rachele ed è donna ed è mamma. Ed è giusto che il giornalista cerchi di dare una spiegazione al lettore che a questo punto, è ovvio, vuole sapere. Vuole sapere e soprattutto se è vero, come pare, che il matrimonio a Destra non si porta più (e non si sposa la Meloni, e non si sposa la Silvestri) così anche loro si risparmiano i soldi del ricevimento con la scusa che votano Fratelli d’Italia. E poi, perché Fratelli d’Italia e non Fratelli e Sorelle d’Italia? Evidentemente, Fratelli d’Italia, non è un partito per le sorelle.
Per cui è ovvio e logico e conseguenziale che nella foto, insieme alla Silvestri, ci sia anche la Meloni: condividono l’essere Sorelle d’Italia con il non volersi sposare anche in presenza di un nucleo familiare consolidato. Ma Lollobrigida che minchia c’entra? Quello è sposato e non è neanche una sorella, un Cognato d’Italia semmai.
Dice che è perché alla buvette il marito della sorella della sorella ha detto ai giornalisti: “Voglio vedere chi fa il nome per primo”, riferendosi all’uomo potente e sposato, un Marito d’Italia diciamo, che secondo le malelingue avrebbe messo incinta la Silvestri, ossia la Convivente d’Italia eletta nelle fila del partito retto da un’altra Convivente d’Italia, che però è anche la Sorella d’Italia della Moglie d’Italia del Marito d’Italia, cioè Lollobrigida.
Il Fatto Quotidiano ogni volta che parla della Silvestri non può fare a meno di domandarsi: la frase pronunciata da Lollobrigida, “voglio vedere chi è il primo che fa il nome” (del supposto ingravidante, perché, come diceva Totò “se da un lato ci sono le cose vere, dall’altra ci sono le supposte”), è una minaccia?
Ora, io non lo capisco perché uno dovrebbe mettersi a minacciare i giornalisti, forse al Fatto sono pavidi, non lo so, resta il fatto che al Fatto non si capacitino che a Lollobrigida possa interessare così tanto una supposta (nel senso di cosa non vera). Embè, il mondo è pieno di persone a cui piacciono le supposte. Le supposte sono il sale della vita e del gossip. Le supposte, come si dice, sono la prima forma di democrazia. Se a Lollobrigida piacciono le supposte, a voi che ve ne frega?
Dice: ma io voto a destra e lo voglio sapere perché la Sorella d’Italia non dà la vicinanza alla Convivente d’Italia, e lo voglio sapere come mai sia la Sorella d’Italia che la Convivente d’Italia non si sposano, e lo voglio sapere com’è che nel partito c’è pure Augusta Montaruli che si comprava i libri porno coi soldi pubblici e che adesso è nella commissione di vigilanza Rai, ma è possibile che una che si legge i libri pornografici poi vai in Rai e vigila? E che siamo diventati tutti comunisti qui?