Il messaggio infatti viene effettivamente lanciato nello spazio, spesso in un'orbita bassa terrestre. La trasmissione verso il Deep Space avverrà sulla frequenza di 2115 MHZ, in banda S, che il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha assegnato, per 20 anni, a Star Bottle.Il progetto è principalmente simbolico ma allo stesso tempo aiuta a sensibilizzare il pubblico sull'esplorazione spaziale e le ultime tecnologie associate. Si tratta di un nuovo mezzo per connettersi in modo creativo a qualcosa di più grande della nostra vita quotidiana, qualcosa che forse nemmeno c'è ma non ci importa, siamo disposti a dedicargli del tempo, dei ricordi e soprattutto dei soldi. Gli utenti possono creare e personalizzare il loro messaggio digitale che poi viene virtualmente sigillato in una "bottiglia" digitale e caricato su un satellite o su un razzo.
La realizzazione del progetto e l’invio dei messaggi nell’Universo è possibile grazie alla partnership tra l’operatore europeo di telecomunicazioni M3Sat e Telespazio, società del gruppo Leonardo, che ha messo a disposizione una parabola presso il centro spaziale del Fucino, nel centro Italia. Il tutto accompagnato da una certificazione che ci dovrebbe garantire l'affidabilità del progetto e il ringraziamento nell'aver partecipato. La domanda che sorge spontanea un po' a tutti è la seguente: dove va a finire la cifra richiesta per partecipare all'iniziativa? La risposta è prontamente fornita. Parte dei fondi viene utilizzata per coprire i costi del lancio e della gestione delle missioni spaziali, parte in investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie spaziali. Senza contare il supporto a programmi educativi e iniziative di sensibilizzazione sull'importanza dell'esplorazione spaziale. Non tutte le iniziative "spaziali" sono infatti predisposte a destinare una parte dei ricavati a cause filantropiche o a progetti sociali.
Nel complesso "Star Bottle" è un progetto che combina elementi di commemorazione personale, innovazione tecnologica e supporto alla ricerca scientifica, in pratica una nuova curiosa modalità di raccolta fondi per diverse cause legate all'esplorazione spaziale. La cosa affascinante anche se effimera è quello di sapere che un proprio testo, un audio, una foto, un'immagine o un video possano già viaggiare dalla propria scrivania di casa direttamente fino alla Via Lattea. Sarebbe bello un giorno sapere cosa sia stato mandato in orbita dai vari partecipanti all'iniziativa, anche perché se qualcuno lassù, o meglio se qualche fantomatico abitante di un altro pianeta o di un'altra civiltà magari in futuro lo recepirà veramente, se non vada subito il più lontano possibile da noi o si prepari a che casino voglia dire fare scalo e farsi un giro sulla Terra. Chi vivrà, vedrà. Extraterrestri avvisati.