Per Lucia Annunziata, conduttrice di “Mezz’ora in più”, è stato deciso un ruolo da “corrispondente” in Ucraina per i principali programmi di approfondimento in Rai. A mandarcela, con relativo inaspettato annuncio al Cda di viale Mazzini, è stato Antonio Di Bella, dal dicembre 2021 a capo della direzione intrattenimento day time.
Secondo quanto è stato riferito, Di Bella avrebbe proposto alla Annunziata, con la quale “divide” anche “Il mondo che verrà”, di abbandonare (momentaneamente?) il salotto televisivo per andare in Ucraina come inviata a uso e consumo delle trasmissioni tv del palinsesto estivo.
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Il nome dei due giornalisti di lungo corso era già legato in tandem all’Ucraina, ma per un episodio ben poco virtuoso. Credendo di avere il microfono spento, Annunziata prima (“camerieri, cameriere e badanti”) e Di Bella poi (“e amanti”) avevano commentato le parole sul popolo ucraino di Enrico Letta durante uno speciale del Tg3. Successivamente i due si erano scusati: “Nel corso dello speciale Tg3 – le parole di Annunziata in una lettera aperta – ho criticato una certa retorica consolatoria che circola in merito a un supposto successo della integrazione della comunità ucraina in Italia, dicendo «migliaia di camerieri, cameriere e badanti». Frasi che al di là del contesto e delle intenzioni sono suonate inopportune, offensive, e soprattutto un atto di estrema stupidità”.
Chi è Antonio Di Bella
Nato a Milano nel 1956, laureato in scienze politiche, ha iniziato il praticantato giornalistico all'età di 20 anni nelle emittenti radiofoniche private milanesi Radio Milano Centrale e Radio Regione. Nel 1978 si è avvicinato alla redazione regionale Rai di Milano, collaborando alla trasmissione “Noi in Lombardia” e divenendone un anno dopo redattore.
Alla fine degli anni '80 è divenuto inviato, caposervizio e vicecaporedattore. Tra il 1991 e il 1996 è stato a New York per il Tg3, come inviato e poi corrispondente, e nel 1997 è rientrato in Italia per andare a ricoprire la posizione di responsabile della redazione di Milano, dove è stato promosso caporedattore centrale. Nel 1998 è stato nominato condirettore della testata unificata Tg3/TGR con delega sulle edizioni speciali e con il compito di coordinare il lavoro dei vicedirettori sul territorio. Nel 2001, dopo un periodo alla vicedirezione della testata, è diventato direttore del Tg3/TGR. Sotto la sua direzione il Tg3 ha seguito i grandi eventi del decennio, come gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, la guerra in Afghanistan, la seconda guerra del Golfo.
Nel novembre 2009 è stato nominato direttore di Rai 3.
Tra il 2010 e il 2011 è tornato a New York come corrispondente per i servizi giornalistici dagli Stati Uniti e responsabile dell'ufficio di corrispondenza. Nell'ottobre 2011 è stato richiamato a dirigere Rai 3. Nel 2013 è passato a essere corrispondente da Parigi e responsabile dell'ufficio per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dalla Francia.
Nel febbraio 2016 è stato nominato direttore di Rai News per la produzione televisiva, di Televideo per la produzione via teletext e di Rainews.it.
Nell'agosto 2020 è stato assegnato alle dirette dipendenze dell'amministratore delegato e dal successivo mese di settembre gli è stato nuovamente affidato l'incarico di corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi dagli Stati Uniti.
Dal dicembre 2021 è stato nonimato direttore della direzione intrattenimento day time.
Dal 2004 al 2014 è stato membro del comitato direttivo del Centro italiano di studi superiori per la formazione e l'aggiornamento in giornalismo televisivo.