Era chiaro fin da subito che non poteva esserci Giorgia Meloni dietro un post su Instagram in cui si promuovevano i Bitcoin. Infatti, pochi minuti dopo l’hackeraggio del profilo social @giorgiameloni e la pubblicazione di una storia e di un post con la scritta“Grazie Elon free Btc!” e l’immagine di un profilo fake di Elon Musk, il team social della presidente della Consiglio è intervenuto rimuovendo il contenuto incriminato. Nel post gli hacker, fingendosi Meloni, ringraziavano il capo di Tesla per averle inviato 5.000 tra Bitcoin ed Ethereum in un giveaway di criptovalute. Ma cosa è successo? A chiarire il tutto è stato Palazzo Chigi: “È stato hackerato il profilo Instagram ufficiale di Giorgia Meloni. Il profilo hackerato è quello personale storico di Meloni aperto anni addietro. Sono attualmente in corso tutti i dovuti accertamenti da parte della Polizia Postale”. Secondo quanto riporta il Corriere, “per primo sarebbe stato hackerato il profilo Instagram di uno dei collaboratori che gestiscono i social della presidente per poi entrare direttamente in quello della premier”.
Ma chi è questo collaboratore di cui si parla? Si potrebbe trattare di Tommaso Longobardi, social media manager di Giorgia Meloni. Di lui ne aveva già parlato nel 2023 il Corriere della Sera, che l’aveva intervistato. Longobardi è entrato nella squadra di Fratelli d'Italia nel 2018 in occasione della campagna elettorale e ora è l’uomo che ha in mano tutte le password degli accounti della presidente del Consiglio. Come riporta il Corriere, Longobardi è nato nel 1991, è laureato in Scienze e tecniche psicologiche e prima di lavorare per Meloni faceva parte della “Casaleggio Associati”: "Per due anni ho lavorato nell’ufficio di Gianroberto. Era più che altro un contesto aziendale, mentre la comunicazione politica vera e propria è arrivata dopo", ha spiegato Longobardi al Corriere della Sera.
Nel corso dell’intervista risalente al maggio 2023, Longobardi aveva chiarito le dinamiche che lo avevano portato nello staff dell’attuale presidente del Consiglio: "Con Giorgia sono sbarcato circa sei anni fa, durante la campagna delle politiche del 2018. Non avevano ancora al loro interno una squadra che curasse l’aspetto social. Arrivavo tramite agenzia, quindi ho fatto questa prova. Ed è andata bene”. Longobardi poi ha parlato dell’imparzialità del suo ruolo: "Esprimendo comunque una linea comunicativa non posso non essere d’accordo. Chiaramente se uno dovesse fare comunicazione per una campagna che non condivide non sarebbe nemmeno troppo efficace", ma poi sulle sue posizioni politiche chiarisce di non essersi mai "configurato né con la destra, né con la sinistra. Ho idee personali su tantissime tematiche”. Nel corso della sua carriera nella comunicazione Longobardi ha scritto un libro, Comunicazione politica nell’era digitale (2018) e ha tenuto dei corsi in master dedicati al marketing politico.