L’agenzia era chiara, chiarissima: «La Guardia di Finanza di Bologna ha recuperato a tassazione 11 milioni di euro conducendo accertamenti, da fine 2022, su quattro influencer bolognesi, seguiti da 50 milioni di follower, e cinque digital creator, questi ultimi attivi su siti su piattaforme come OnlyFans e Escort Advisor. Sono stati ricostruiti i proventi ottenuti dalle pubblicazioni di post sui social e anche da collaborazione avviate con aziende. I controlli delle fiamme gialle, finalizzato all’accertamento fiscale senza rilevanza penale, hanno riguardato, tra i profili digitali degli influencer, anche quelli di Gianluca Vacchi e Luis Sal». Vacchi evasore, dopo aver venduto la sua quota dell’azienda famigliare al cugino per 700 milioni euro, mi sembrava assurdo. Conoscendolo, poi. Ma ecco la risposta, e l’ha data a una mia amica, parlo di Hoara Borselli, un tempo showgirl (ha vinto anche Ballando con le stelle) oggi giornalista di punta e di grinta de Il Giornale di Alessandro Sallusti che vede come direttore editoriale un gigante come Vittorio Feltri. E così Gianluca Vacchi, dopo essere stato spiattellato sui media di tutta Italia come evasore fiscale assieme ad altri, compreso l’ex socio di Fedez, Luis Sal, parte in quarta: «Quando ho letto titoloni ovunque in prima pagina, Gianluca Vacchi evasore, mi sono chiesto: se mia figlia avesse dieci anni e leggesse queste cose, io come potrei spiegarglielo?». E così ha parlato pensando a sua figlia, Blu Jerusalema nata nel dicembre 2020, avuta con la compagna Sharon Fonseca. Vacchi su Instagram conta più di ventidue milioni di follower, poteva accontentarsi di parlare ai suoi “seguaci”, ma con Hoara ha spiattellato tutta la sua verità e, forse, anche la sua sofferenza, anche se è anomalo per uno che ogni pie’ sospinto dice "enjoy", divertiti, godi la vita. «Si parla di evasione legata alla mia attività di influencer, facendo intendere un occultamento di redditi pari a sette milioni di euro. Io dalla Guardia di Finanza ho ricevuto una contestazione che ha portato al pagamento da parte mia di seimila euro. Sa perché? Perché mi hanno spiegato che non erano deducibili i costi legati ai viaggi in aereo».
Però s’è parlato di sette milioni di evasione. E qui salta fuori la verità, non quello che sembrava verosimile: «Come imprenditore ho avuto diverse verifiche fiscali e la cifra in questione riguarda il periodo fra il 2017 e il 2019... erano dei finanziamenti, fatti alla luce del sole, dalla mia holding verso me stesso che per la Guardia di Finanza erano assimilabili a dei dividendi. Io, per amor di pace, ho convenuto con loro e ho pagato come se fossero dei dividendi. Ecco la storia dei sette milioni. Questa non si chiama evasione». Ed è entrato nel dettaglio, per lui è una «differente opinione sulla contabilizzazione fiscale di determinate voci. L’evasione a casa mia è quando tu vendi una cosa in modo occulto. Non era questo il caso».
Perché ne ho parlato? Perché spesso si parte da una notizia (una contestazione tra l’altro appianata, dice Vacchi, su una “differente opinione della contabilizzazione”) e si trasforma in una notizia verosimile, per cui facilmente interpretabile per una notizia assicurata, oltretutto se si cita anche un’istituzione importante come la Guardia di Finanza. Che tra l’altro ha sottolineato sempre alle agenzie: «Tutte le persone sanzionate, è precisato dalla Finanza, si sono dimostrate “ampiamente” collaborative... versando all’erario gli importi dovuti». E così capita che Luis Sal, anche lui coinvolto, ha dovuto spiegare, così come la settimana scorsa Ornella Muti a Novella 2000 ha spiegato che in Russia lei ci va da 50 anni perché sua madre è russa, estone per la precisione, e sua nonna era di San Pietroburgo. Ma prima di sapere si giudica: Vacchi e Sal evasori, Ornella Muti putiniana e così via. Che dire, mai pretendere di essere giudici e men che meno boia.