Se si parla di gaffe non può che non esserci il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. E se quelle che fa dal vivo passano, vengono dimenticate nel giro di qualche ora, comunque con qualche shitstorm, quelle fatte sui social no, restano scolpite nelle pietre di internet, che oramai è il luogo dei danni irreparabili. E così, il ministro si è affrettato, dopo aver fatto una gaffe sui 250 anni di Napoli, a twittare che ha accettato le dimissioni del suo social media manager. Come ci si poteva aspettare, il popolo dei social, che non aspetta altro, ne ha approfittato per trasformare il grigio profilo ministeriale in un'euforica rassegna di cabaret, commentando cose come “visto che si è liberato un posto provi a chiedere alla Corvaglia” o ricordando al ministro tutte le sue precedenti gaffe che lo hanno visto coinvolto in prima persona. Noi non ci siamo fermati alle risate, ma abbiamo fatto una piccola ricerca su Google per capire chi è Michele Bertocchi, il social media manager silurato da Sangiuliano, che, per inciso, le dimissioni avrebbe potuto anche umanamente rifiutarle.
Sul sito ufficiale del ministero non compare nulla, ma su LinkedIn abbiamo trovato il nome di Michele Bertocchi, che risulta impiegato come Media Manager al ministero della cultura dal 2022. Cercando lo stesso nome su X abbiamo visto che il suo profilo ha il follow del ministro. Tombola? Probabilmente sì, ma le curiosità non sono finite ed è lì che ci si è aperto un mondo. La prima cosa che salta all'occhio sul suo profilo X è un repost del 24 giugno di un tweet in cui si ricordavano a Matteo Renzi, “che fa lo splendido con Sangiu”, tutte le sue gaffe. Poi, scorrendo più in basso, si trovano ovviamente tutti i post del ministro Sangiuliano, puntualmente riproposti da Bertocchi. Sempre su LinkedIn invece, Bertocchi ha rilanciato un articolo di Leggo in cui Sangiuliano veniva presentato come “Il re di Facebook e Twitter”. Inutile fare ironia su questo, siamo signori e cerchiamo di passare oltre, ma si tratta di un altro indizio importante, e non serve aggiungere altro. Poi c'è la carriera di Bertocchi, che a vederla bene regala altre perle.
Michele Bertocchi, che risulta aver iniziato la propria carriera come ballerino ad Amici di Maria de Filippi, ha lavorato anche in Rai come conduttore di programmi per ragazzi. Pausa Posta su Rai Gulp, ad esempio, in cui leggeva le lettere inviate dai piccoli lettori vestendo i panni di personaggi come il Mago Michelini, il Bonzo o Klaus, uno svizzero con inflessioni napoletane. Poi altri programmi per bambini, sempre in Rai, un Festival della canzone europea dei bambini condotto con Giancarlo Magalli, ha fatto l'addetto alla postazione web in Storie Vere su Rai2 con Eleonora Daniele, ed è direttore marketing della squadra di calcio della Juve Stabia. Una carriera televisiva di tutto rispetto, incentrata sull’intrattenimento per bambini e ragazzi. Lodevole, senz'altro. Ma il ministero non perdona, a differenza dei bambini.