Con il rinvio a giudizio di Daniela Santanché nell'ambito del caso Visibilia, la pressione sulla ministra del Turismo cresce ogni giorno di più. La premier Giorgia Meloni, intenzionata a preservare la tenuta del governo e a evitare un rimpasto completo, starebbe già valutando il dopo-Santanché. Tra i nomi in pole position per la sostituzione emerge quello di Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d’Italia e figura di spicco nel settore turistico. Il caso giudiziario che coinvolge Santanché ruota attorno alle presunte irregolarità nella gestione di Visibilia Editore, società da lei fondata. Accuse pesanti che, sommate alle polemiche degli ultimi mesi, sembrano aver compromesso definitivamente il suo ruolo all’interno dell’esecutivo. Nonostante l’assenza di una decisione formale, molti analisti concordano: l’addio della ministra è solo questione di tempo. In questo contesto, Meloni potrebbe optare per una soluzione rapida e strategica, affidando la delega al Turismo a un nome interno al partito, evitando così di destabilizzare gli equilibri della coalizione.
Classe 1975, Gianluca Caramanna nasce a Flörsheim am Main, in Germania, e si forma come economista del turismo. Manager di lunga esperienza nel settore alberghiero – tra cui il gruppo Hotel Domus – si avvicina alla politica già dai banchi di scuola, per poi scalare le gerarchie fino a diventare uno degli uomini di fiducia di Giorgia Meloni. Deputato dal 2022, eletto nel collegio plurinominale Sicilia 1 - 01, Caramanna è capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Attività produttive e membro della Commissione di Vigilanza Rai. È noto nel panorama politico come “l’uomo del turismo” per il suo ruolo di responsabile nazionale Turismo del partito. Negli ultimi anni, ha consolidato la sua posizione come consulente per diversi governi regionali, sempre in ambito turistico. La figura di Caramanna sembra incarnare perfettamente il profilo richiesto per sostituire la ministra. È considerato il “braccio destro” di Francesco Lollobrigida, uomo chiave nella galassia meloniana, e il suo curriculum dimostra un’ampia conoscenza del settore turistico, un ambito strategico per Fratelli d’Italia. Il deputato si è distinto per la sua attività nei dossier più sensibili del comparto, come quello delle concessioni balneari, e per il ruolo svolto nei tavoli tecnici istituiti da Palazzo Chigi. Recentemente, ha difeso il governo sulle politiche relative al decreto flussi, sottolineando l’importanza del reclutamento di lavoratori stranieri qualificati per il settore. Affidare il Ministero del Turismo a Gianluca Caramanna rappresenterebbe una mossa di continuità per il governo Meloni. Uomo di partito, vicino alla premier e con una solida rete nel settore, Caramanna appare il candidato naturale per garantire stabilità e competenza in un ministero sotto i riflettori. Per ora, Meloni potrebbe mantenere la delega ad interim, ma gli addetti ai lavori scommettono che non passerà troppo tempo prima che Caramanna faccia il suo ingresso ufficiale nel Consiglio dei Ministri.