A breve anche in Italia potrebbe prendere il via il cosiddetto “leasing sociale”. Si tratta di un progetto che ha come obiettivo quello di aiutare le famiglie a basso reddito nel cambio dell'automobile, liberandosi quella vecchia e inquinante (oramai non più in linea con i canoni green della nuova mobilità), e cambiandola con un nuovo veicolo full-electric o termico a basso impatto ambientale. In poche parole, una sorta di noleggio a lungo termine a canone calmierato, con una rata mensile che potrebbe variare di 75 ai 125 euro. L'esempio arriva dalla Francia, dove il programma statale è già partito il 1 novembre e si è registrato un boom di richieste, con le consegne che dovrebbero partire addirittura dal prossimo mese di gennaio. Al momento si parla solamente di “probabilità”, infatti in questi ultimi giorni si sono susseguiti degli incontri tra l’Aci, che si è fatta avanti per la gestione del nuovo parco auto, e il ministero dei Trasporti, con al seguito le strutture dei ministeri delle Imprese e del Made in Italy e quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Angelo Sticchi Damiani (presidente Aci) ha dichiarato: “Prossima settimana ci sarà un altro confronto, l'obiettivo è di partire dal 2024 con la sperimentazione e un numero basso di auto”. Per quanto riguarda il costo del canone mensile, è ancora una volta l’Automobile Club Italia ad avanzare delle proposte. Mentre in Francia il leasing di stato ha un prezzo massimo fisso a 95 euro, qui in Italia il costo potrebbe variare, prendendo in considerazione l’ISEE, l’età della macchina da rottamare e della tipologia di auto che si vuole ottenere.
“L'ideale sarebbe avere delle rate comprese tra i 75 e i 125 euro” ha affermato sempre Sticchi Damiani. L'obiettivo di questo programma, oltre a garantire una sorta di “auto popolare” alle famiglie meno abbienti, è quello di dare il via ad una vera e propria trasformazione del parco auto italiano (il più vecchio d'Europa), permettendo una transizione ecologica che sia al tempo stesso giusta e uguale per tutti. In questi ultimi anni, infatti, i continui incentivi offerti dallo Stato non sembrano aver avuto alcun effetto. Tra i fondi stanziati per l’acquisto di macchine elettriche si contano ancora 300 milioni dall’ecobonus 2023 non utilizzati, e ancora 200 milioni rimanenti da quello del 2022 e 100 milioni del bonus sulle auto hybrid plug-in. “Parte di questi soldi - ha proposto il numero uno di ACI - possono essere impegnati per il leasing sociale con un beneficio per le famiglie, per l’ambiente e per l’industria”. L’automotive corre verso un (inevitabile) futuro a zero emissioni, sarà questa la via giusta per il cambiamento in Italia?