Ma davvero è stato riaperta l’indagine sull’esclusione del ciclista Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999? Era avvenuta per un presunto giro di scommesse clandestine e ora sì, c’è la nuova indagine della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Trento, e al centro dell'inchiesta, coordinata dalla pm Patrizia Foiero, c'è la tappa di Madonna di Campiglio. Da poco aveva parlato Tonina, la mamma dell’ex campione al quotidiano francese Le Parisien, dicendo apertamente che il figlio fosse stato ucciso e che non si trattasse, quindi, di suicidio. L'insistenza della madre, che non ha mai smesso di credere di poter trovare la verità sul decesso di suo figlio quanto ha impattato? Alle sue parole si sono unite quelle di un collaboratore di giustizia che ai carabinieri ha detto, come riportato anche dal verbale della Commissione antimafia, che dietro alla partecipazione, ed eventuale vittoria, ci fosse un profondo giro di scommesse: “Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava. E la camorra, l'alleanza di Secondigliano, avrebbe dovuto pagare diversi miliardi in scommesse clandestine e rischiava la bancarotta”. Tutto ciò avviene a vent'anni dalla sua morte, su cui ancora pesano tantissimi interrogativi.
Nel contenuto delle conclusioni della Commissione antimafia, di cui LaPresse ha preso visione si legge che “un primo profilo di criticità attiene alla individuazione dell'orario del prelievo ematico effettuato su Marco Pantani a Madonna di Campiglio: 8.50 secondo gli atti giudiziari, 7.46 nelle certificazioni dell'Uci. Su tale questione si ravvisano carenze investigative. E poi le dichiarazioni dei medici non sono risultate tra loro coerenti: contraddizioni sono emerse in ordine alle persone presenti al prelievo, alle circostanze relative alla comunicazione degli esami, alla obbligatorietà dell'applicazione del laccio emostatico e all'applicazione del medesimo a Marco Pantani. Questo, sulle risultanze relative alla morte dello sportivo Marco Pantani ed eventuali elementi connessi alla criminalità organizzata che ne determinarono la squalifica nel 1999”. Come finirà? E, soprattutto, la madre, avrà mai pace?