Nel rebus infinito del delitto di Garlasco, ora tornano sotto i riflettori anche volti noti e già visti. Non solo Andrea Sempio: nei nuovi scavi della Procura di Pavia riemergono il fratello di Chiara Poggi, Marco, e due amici di vecchia data della vittima. Nessuno dei tre è formalmente indagato, ma i carabinieri hanno prelevato campioni biologici anche da loro. Perché? Per un semplice motivo: erano presenze abituali in quella villetta di via Pascoli. A raccontarlo è una memoria depositata ieri in aula dalla pm, durante l’udienza che avrebbe dovuto ufficializzare il nome del perito per la maxi consulenza genetica. Documento che ha spazzato via ogni certezza, rimettendo tutto in discussione. Già nel 2023, si legge, i carabinieri del nucleo investigativo di Milano avevano acquisito campioni biologici da “altri soggetti” ritenuti utili alla comparazione del dna trovato sul luogo del delitto. Il che significa: la pista non è più a senso unico.
La motivazione? Giardina, tempo fa, aveva rilasciato un'intervista al programma "Le Iene" sull'omicidio di Chiara Poggi, caso che aveva visto Alberto Stasi condannato definitivamente a 16 anni di carcere. L'intervista, secondo i pubblici ministeri, avrebbe reso incompatibile il genetista con il ruolo di perito, poiché potrebbe influire sulla sua imparzialità. La decisione di ricusare Giardina è stata appoggiata anche da Giada Bocellari, avvocata di Alberto Stasi, che ha inoltre chiesto l’esclusione di Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, consulente della difesa di Sempio, in quanto già coinvolto nelle indagini precedenti.


Intanto, scoppia il caso del genetista Emiliano Giardina. Era stato scelto come perito terzo dal tribunale, ma la Procura ha detto no: secondo i pm avrebbe già parlato pubblicamente proprio delle tracce biologiche che ora è chiamato ad analizzare. Giardina ha smentito tutto, ma il dubbio resta e la sua nomina è finita in stand-by. Non va meglio sul fronte della difesa. I legali di Andrea Sempio avevano arruolato come consulente l’ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano. Ma la difesa di Alberto Stasi ha alzato la mano: furono proprio i Ris, all’epoca, a occuparsi dei rilievi. Conflitto d’interessi? Il giudice per ora prende tempo. Decisione rinviata. Sullo sfondo, resta il nome di Andrea Sempio, amico di Marco Poggi, oggi formalmente indagato per omicidio in concorso – con ignoti o forse con lo stesso Stasi, unico condannato. Un cold case che non trova mai pace, con nuovi nomi che tornano a galla e vecchi fantasmi che non se ne sono mai davvero andati.

