Il caso dell'omicidio di Ilaria Sula, la giovane studentessa trovata senza vita in un dirupo a Capranica Prenestina, continua a rivelare dettagli inquietanti. L’autopsia sul corpo della ragazza smentisce la versione fornita dal suo ex fidanzato, Mark Samson, reo confesso dell’omicidio. Ilaria, infatti, non è stata uccisa nel sonno, come dichiarato da lui, ma è stata vittima di una violenta colluttazione. I risultati autoptici parlano chiaro: ematomi al volto, graffi sul collo e segni su braccia e mani rivelano che la ragazza ha cercato di difendersi. In particolare, un'unghia rotta sulla mano sinistra è compatibile con un tentativo di resistenza. Le coltellate, che le hanno tolto la vita, sono state precedute da un’aggressione fisica, con un colpo al viso e segni di lotta. Questi dettagli smontano il racconto di Mark, che aveva cercato di minimizzare l’accaduto dicendo che la ragazza fosse “sbatutta” durante una caduta.

Nelle settimane successive all'omicidio di Ilaria Sula, Mark Samson ha tentato di depistare le indagini fingendosi la vittima in una serie di messaggi inviati alla migliore amica della ragazza, Maria Sofia Lombardo. Usando il cellulare di Ilaria, ha cercato di farle credere che la giovane fosse ancora viva, inventando una storia su un viaggio improvvisato a Napoli con un altro ragazzo. In uno dei messaggi, si legge: "Sto per fare una cazzata, ma vado a casa di un tizio che ho conosciuto per strada. Poi ti racconto." Nonostante il tentativo di Mark di sviare le indagini, Maria Sofia ha iniziato a nutrire sospetti e, preoccupata, ha avvisato la polizia. Quando la madre di Ilaria, preoccupata per la scomparsa della figlia, ha contattato Sofia, il depistaggio di Mark è crollato, rivelando la sua colpevolezza. Il movente sembra legato a una lite scatenata dal comportamento di Ilaria, che avrebbe cercato di confrontarsi con Mark per una questione legata al suo computer e a messaggi sospetti con un altro ragazzo. La tensione tra i due è stata evidente, ma è durante questa discussione che Mark ha perso il controllo, portando alla morte della giovane. Nonostante la sua versione, le indagini suggeriscono che l’omicidio sia avvenuto la sera del 25 marzo, non la mattina del 26 come lui ha affermato. Le indagini si concentrano ora sul possibile coinvolgimento della madre di Mark, Nosr Manplaz, che ha ammesso di aver aiutato il figlio a ripulire la casa e occultare le tracce del crimine. Se si dimostrerà che la donna ha assistito al crimine e non ha allertato i soccorsi, potrebbe essere accusata di concorso in omicidio. Il caso di Ilaria Sula, oltre a essere una tragedia, evidenzia le false versioni e la tentata disinformazione da parte dei colpevoli. Le indagini sono in corso, ma l’autopsia ha chiarito che la realtà dei fatti è ben diversa da quanto raccontato dal killer.
