“L’alibi di Sebastiano Visintin è attendibile per quello che riguarda la morte di sua moglie Liliana Resinovich?”. Questo uno dei quesiti emersi nella puntata di Quarto Grado. Tra i vari approfondimenti, uno in particolare ha attirato l’attenzione: il misterioso “buco” nei dati del cellulare di Visintin tra le 9:12 e le 12:13 del 14 dicembre 2021, il giorno della scomparsa di Liliana. È stato spesso sostenuto che l’assenza di attività del telefono in quel lasso di tempo fosse dovuta alla scarsa ricezione all’interno del laboratorio di coltelli dove l'uomo lavorava. Tuttavia, secondo l'avvocato Antonio Cozza ci sarebbe qualcosa da approfondire. Intervistato dal programma di Rete 4, il legale ha evidenziato un dettaglio sospetto: “Nel pomeriggio Sebastiano si reca nel laboratorio dalle 15,15 alle 15,45 e il telefono produce dati, adesso è un'anomalia il fatto che il telefono la mattina non abbia avuto attività”. Questo elemento solleverebbe interrogativi, perché questo buco corrisponde “proprio a quel lasso di tempo in cui, secondo la consulenza, si sarebbe consumato l’omicidio di Liliana”. Dato anomalo dunque che andrebbe approfondito. L'analisi è stata estesa anche ai giorni precedenti la scomparsa della donna. “È raro che il telefono non produca dati quando Sebastiano Visintin si trova nel laboratorio”, ha sottolineato Cozza.

In un'altra clip condivisa dal programma, Sebastiano Visintin parla del caso. “È un momento in cui è giusto non apparire, ma non a Quarto Grado o ad altre trasmissioni; sono andato ovunque cercando di dare il mio contributo, ma evidentemente forse ho commesso qualche errore, forse ho parlato troppo, non avevo la lucidità, non avevo quella dote che hanno tutti gli avvocati”, ha dichiarato l'uomo. Nel servizio trasmesso su Rete 4, a una domanda della giornalista legata alla nuova consulenza della dottoressa Cattaneo, Visintin ha risposto di affidarsi ai suoi consulenti: “Sono quasi un osservatore. Ho perso mia moglie, solo questo mi interessa”. Ha poi concluso il suo intervento con un pensiero: “Se c’è qualche responsabile, spero che emerga”.
