L’udienza al tribunale del Riesame di Bologna per Chiara Petrolini, la 22enne che ha sepolto i suoi due neonati nel giardino di casa a Traversetolo (Parma) si è conclusa. Adesso i giudici Mazzino Barbensi, Manuela Melloni e Renato Poschi dovranno decidere se gli arresti domiciliari sono una misura cautelare sufficiente, o se Chiara andrà a stare in carcere. Nei suoi confronti le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento e soppressione del bimbo nato nel 2023. Chiara Petrolini non si è presentata all’udienza.


Il suo avvocato Nicola Tria: “Credo che gli arresti domiciliari per questa vicenda siano adeguati, come ha valutato il gip di Parma”. E ancora: “Abbiamo cercato di unire tutti i fatti, le circostanze e gli elementi che depongono per il superamento della presunzione di adeguatezza del carcere, che per certi reati c’è. Il primo elemento è che, se dobbiamo pensare al rischio di reiterazione del reato, non possiamo pensare al rischio di reiterazione di fatti analoghi a quelli che sono oggetto di questa indagine. E questo a mio avviso rende gli arresti domiciliari sufficienti”.
