La procura di Rimini sta analizzando il misterioso audio di Valeria Bartolucci riguardo il caso dell'omicidio di Pierina Paganelli. Durante l’ultimo appuntamento con Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero su Rete 4, è emerso che si tratterebbe di un audio molto lungo, di oltre trenta minuti, a tratti confuso, come spiegato dalla giornalista Francesca Carollo. “Gli investigatori stanno trascrivendo e analizzando dettaglio su dettaglio”. Potrebbe essere una strategia di Valeria Bartolucci per rendere credibile tutto quello che dice? “Quello che c’è da dire è che la credibilità di Valeria sta a zero per gli investigatori” ha spiegato Carollo durante la puntata. “Ha inanellato una serie di bugie che sono messe nero su bianco. Questo audio però ha elementi verosimili, da valutare, ha degli elementi falsi e altri grotteschi”.
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E poi, secondo quanto emerso durante Quarto Grado, Valeria Bartolucci tirerebbe fuori, senza fare nomi, i suoi “acerrimi nemici”: i fratelli Bianchi. “Questo potrebbe essere, se fosse depistaggio, un elemento ulteriore che mina la sua credibilità. Anche perché si parla di ripulitura della scena del crimine, in cui lei avrebbe spiegato come fare, però dalle indagini non c’è contezza che la scena del crimine sia stata veramente ripulita. Il medico legale avrebbe parlato di liquido di Pierina e sudore che avrebbe bagnato i capelli, quindi non ci sarebbe stata quest’acqua per ripulire. Ci sono elementi che non tornano”. Nell’audio di Valeria Bartolucci, come detto, si parlerebbe di una scena del crimine ripulita. Ma è credibile o no? A provare a rispondere, durante la puntata, il biologo Luciano Garofano: “Indubbiamente non c’erano molte tracce. Abbiamo lavorato moltissimo sugli abiti e su poche tracce di quell’ambito ristretto che era il vano scale. Non c’erano molte tracce rispetto all’aggressione”.
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