Massimo Lovati ci crede davvero: l’assassino di Chiara Poggi non è né Alberto Stasi né Andrea Sempio. Ma un sicario. “Uno 007”, come lo chiama lui. Un killer professionista assoldato per mettere a tacere una ragazza che, per sfortuna o per ostinazione, avrebbe scoperto qualcosa che non doveva sapere. Secondo l’avvocato, che difende Andrea Sempio insieme ad Angela Taccia, Chiara avrebbe trovato documenti e informazioni scomode su “scandali legati al Santuario della Madonna della Bozzola”. E qualcuno, al momento non si sa bene chi, avrebbe deciso che doveva morire. In diretta a Morning News Lovati scomoda addirittura la storia: “Chi ha ucciso Trockij?”, chiede. La risposta è Ramón Mercader, agente segreto spagnolo, mandato da Stalin a fare fuori l’ex rivoluzionario a colpi di piccozza. Per Lovati il parallelo è chiaro: anche Chiara sarebbe stata eliminata da un professionista su mandato. Un “007”, appunto. Ma in studio gli fanno notare che l’omicidio di Garlasco non ha nulla di professionale: “Un sicario non lascia bici, non lascia tracce, non lascia impronte”, osservano.


Invece la scena del crimine era piena di dettagli maldestri, come se chi ha colpito Chiara lo avesse fatto con esitazione, con fatica. Insomma, il contrario di un killer addestrato. Lovati però insiste: “Il movente non esiste. Stasi e Chiara erano due fidanzatini che andavano d’amore e d’accordo. Perché mai avrebbe dovuto ucciderla?”. Per lui, né Alberto Stasi né Andrea Sempio hanno a che fare con quel delitto. E aggiunge anche che Stasi avrebbe mentito solo per paura, travolto da un sistema che, all’epoca, cercava un colpevole. L’unica spiegazione, dice, è che Chiara fosse “entrata in possesso di informazioni” che preoccupavano “un’organizzazione criminale”. E quindi sia stata fatta fuori in stile intelligence. Lo ripete da mesi, portando questa tesi anche in tv, anche quando sembra fuori fuoco rispetto alle evidenze. Ma lui non arretra. E in fondo, da anni, il delitto di Garlasco è un giallo che sembra scritto da un autore indeciso su finale e movente…
