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Omicidio Poggi, E SE L’ASSASSINO AVESSE AVUTO LE CHIAVI DI CASA? In pigiama Chiara a chi avrebbe aperto la porta? Solo ad Alberto Stasi? E se l’arma del delitto di Garlasco fosse più di una? Mentre il padre delle gemelle Cappa…

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

23 maggio 2025

Omicidio Poggi, E SE L’ASSASSINO AVESSE AVUTO LE CHIAVI DI CASA? In pigiama Chiara a chi avrebbe aperto la porta? Solo ad Alberto Stasi? E se l’arma del delitto di Garlasco fosse più di una? Mentre il padre delle gemelle Cappa…
Il delitto di Chiara Poggi a Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, potrebbe non essere mai stato davvero risolto. A dirlo non è un complottista da social, ma Albina Perri, direttrice del settimanale Giallo, che ha raccolto una serie di elementi rimasti per anni nell’ombra. Dalle chiavi di casa alla possibile pista delle gemelle Cappa, passando per intercettazioni mai ascoltate e testimoni ignorati. “È ora di riscrivere tutto da capo”. Il caso Garlasco torna a far rumore. E stavolta le domande sono più scomode che mai…

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Quasi diciotto anni dopo, il caso del delitto di Garlasco è ancora un groviglio di ipotesi, verità dimezzate e silenzi pesanti. Ma oggi qualcosa cambia. A mettere ordine tra le ombre Giallo, il settimanale diretto da Albina Perri, che ha pubblicato un’inchiesta destinata a riaprire vecchie ferite. E forse, chissà, anche a far tremare qualcuno. Chiara Poggi, 26 anni, fu uccisa nella sua villetta in via Pascoli il 13 agosto 2007. Il fidanzato Alberto Stasi, per anni unico indagato, è stato condannato in via definitiva a sedici anni di reclusione, eppure in molti non credono che sia questa la reale verità giudiziaria. Ora, la direttrice Perri getta benzina sul fuoco: “Del caso di Garlasco abbiamo una ricostruzione fatta dai magistrati, che però è ipotetica. Non è detto che i fatti siano andati come finora ci hanno detto”. E se Chiara non avesse aperto a nessuno? Se l’assassino avesse già avuto le chiavi? “Oppure potrebbe aver aperto a qualcuno che conosceva, ma che non era Alberto Stasi”. In pigiama, Chiara non avrebbe aperto la porta a chiunque. E se fossero stati in due? Se le armi usate fossero più di una?

Le gemelle Paola e Stefania Cappa
Le gemelle Paola e Stefania Cappa
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Domande che potrebbero suonare come un’accusa a chi, nel 2007, ha archiviato ipotesi scomode senza neanche tentare di verificarle. “La dichiarazione del testimone Muschitta non è stata mai verificata. I carabinieri in genere verificano tutto, anche le lettere anonime. Perché si sono accontentati del suo ‘mi sono sbagliato’ senza cercare quella ragazza bionda con quelle scarpe e quella bici?” Ma il punto più scottante dell’inchiesta sarebbe un altro: le gemelle Cappa. Più precisamente, il padre, Ermanno, noto avvocato, che subito dopo l’omicidio si sarebbe mosso per mettere il silenziatore a chi parlava troppo. “Su Giallo pubblichiamo intercettazioni telefoniche in cui emerge il suo tentativo di influenzare la stampa. Si rivolse a parlamentari e funzionari del garante della privacy per fermare i giornalisti, in particolare Vittorio Feltri, che ha sempre difeso Stasi”. Un comportamento da padre protettivo o da uomo che ha qualcosa da nascondere? “Credo ci sia stata molta omertà su questo caso. Anche da parte dei giornalisti. Ora è il momento di non avere più paura. E pensare solo a scoprire la verità”.

Chiara Poggi
Chiara Poggi
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