image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

  • di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

9 maggio 2025

Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?
Il settimanale Giallo riaccende i riflettori sul caso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Durante un interrogatorio, la madre di Andrea Sempio, oggi indagato, ha avuto un malore dopo una domanda su un ex pompiere, Antonio B. L’uomo, in servizio proprio quella mattina a Vigevano, sarebbe amico d’infanzia della donna e avrebbe fornito dichiarazioni utili a smontare l’alibi di Sempio. Un alibi costruito attorno a uno scontrino e a un orario che oggi non regge più. Per anni si è creduto che Andrea fosse altrove, ma qualcosa in quella versione non torna. Le indagini si concentrano ora su quella mattina: chi ha fatto davvero cosa, e perché?

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Daniela Ferrari è seduta davanti ai carabinieri del comando provinciale di Milano. Davanti a sé ha i militari che le chiedono conto di una mattina di diciassette anni fa: il 13 agosto 2007, quando Chiara Poggi venne trovata uccisa nella villetta di famiglia a Garlasco. Una domanda secca: “Signora Ferrari, ricostruiamo cosa è successo quella mattina?”. Lei abbassa lo sguardo e risponde: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere”. Ma è alla domanda successiva che accade qualcosa. Le chiedono se conosce una certa persona. Daniela prima risponde, poi cambia colore. “Mi sento male, vi prego, fatemi andare via”. Il verbale si chiude. L’accompagna fuori l’avvocato Angela Taccia, amica di famiglia e legale del figlio, Andrea Sempio, oggi indagato per il delitto di Chiara. Cos’è successo in quella stanza? Lo chiedono anche il giorno dopo, durante la trasmissione Lombardia Nera su Antenna 3, il giornalista Marco Oliva e Albina Perri, direttrice del settimanale Giallo. L’avvocato Taccia risponde: “Le è stato fatto il nome di una terza persona. Una persona che non c'entra con il delitto, apparentemente. Una persona che né io né Andrea conosciamo. Ma attenzione: ho detto io e Andrea. Non ho detto anche la mamma”. È la prima crepa. Il nome è Antonio B., ex vigile del fuoco, il 13 agosto 2007 in servizio a Vigevano. Una vicina racconta che lui e Daniela sono amici d’infanzia, ancora oggi si seguono sui social. Nessun sospetto su Antonio, che ha già testimoniato. Ma le sue parole, secondo quanto emerge da Chi l’ha visto?, smonterebbero il racconto fornito dalla famiglia Sempio sulla mattina dell’omicidio.

20250508 133652240 2151
Il settimanale Giallo
20250407 141359927 5720

Quel racconto, negli anni, era diventato un piccolo bunker difensivo. Andrea lo aveva ricostruito due volte: nel 2007 e poi nel 2008, quando finalmente qualcuno si decise a chiedergli dov’era quel 13 agosto. Disse di aver aspettato la madre (che aveva l’unica macchina di casa), rientrata alle 9.50. Poi sarebbe andato a Vigevano a cercare un libro. Scontrino alla mano: ore 10:18. Daniela Ferrari lo confermò: “Sono uscita alle 8.30 per cercare un telecomando a Gambolò, il negozio era chiuso, ho fatto la spesa, sono tornata alle 9.50. Alle 9.55 ho dato le chiavi ad Andrea”. Andrea parte. E l’orologio sembra collaborare. Tutto fila, se non fosse che la medicina legale non è d’accordo. Per il medico Marco Ballardini, Chiara è morta dopo le 10.30. La sentenza che ha condannato Alberto Stasi a 16 anni, invece, si basa su un orario diverso: le 9.12. Una discrasia cronologica che pesa più di quanto sembri. Ora, con l’emersione della testimonianza di Antonio B., che avrebbe fornito un elemento in grado di smentire Daniela Ferrari, l’alibi comincia a scricchiolare. I carabinieri, blindati nel segreto istruttorio, stanno scavando di nuovo tra i ricordi, le smentite e, forse, qualche bugia. Perché inventarsi un giro a Vigevano in cerca di una libreria chiusa? Perché conservare uno scontrino con tanta cura? E chi era davvero con Andrea quella mattina? Nel frattempo riaffiorano altre ombre. Daniela Ferrari, in un’intervista, aveva detto che il figlio si era preparato all’interrogatorio del 2016 grazie a “carte passate dall’avvocato Tizzoni”, legale della famiglia Poggi. Poi ha ritrattato: “Ho detto una stupidata”. Tizzoni: “Falso. E anche se l’alibi di Sempio crolla, non cambia nulla su Stasi”. Dal canto suo, Giuseppe Sempio, il padre, continua a difendere il figlio: “Andrea era con me fino alle 9.55. Poi è tornata mia moglie, è andato a Vigevano. Quando è rientrato siamo usciti in macchina insieme. Abbiamo visto i carabinieri in via Pascoli. Andrea è sceso a guardare, è tornato e ha detto che avevano ucciso una ragazza. Ma per il resto, era con me”. Le indagini continuano, e con loro il dolore della famiglia Poggi. “Per noi si riapre una ferita ogni volta”, dice Rita Preda, la madre di Chiara. “Mi dispiace anche per la mamma di Andrea, che ho incrociato una sola volta. Ma non vedo perché avrebbe dovuto uccidere Chiara. Non c’era motivo”. Eppure, la verità su quella mattina resta ancora lì, chiusa tra orari sbagliati, testimoni reticenti e nuove domande. Quelle che fanno tremare le mani. Quelle che fanno svenire una madre.

Antonio B. il pompiere amico della mamma di Andrea Sempio
Antonio B. il pompiere amico della mamma di Andrea Sempio sul settimanale Giallo
20250407 141359927 5720

More

Omicidio Poggi, parla Andrea Sempio: “Tracce del mio dna in casa di Chiara? Sì, non mi stupisce perché…” E a Iceberg su Telelombardia…

di Beniamino Carini Beniamino Carini

Cronaca nera

Omicidio Poggi, parla Andrea Sempio: “Tracce del mio dna in casa di Chiara? Sì, non mi stupisce perché…” E a Iceberg su Telelombardia…

Omicidio Chiara Poggi, LA SCONVOLGENTE FALLA nelle indagini: com’è possibile che le impronte digitali sulla porta della taverna nella villetta di Garlasco non si sa a chi appartengano? Ecco cosa c’entrano Stasi e Sempio…

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

I DUBBI

Omicidio Chiara Poggi, LA SCONVOLGENTE FALLA nelle indagini: com’è possibile che le impronte digitali sulla porta della taverna nella villetta di Garlasco non si sa a chi appartengano? Ecco cosa c’entrano Stasi e Sempio…

Omicidio Chiara Poggi, TESTIMONIANZA INEDITA che mette in dubbio l’alibi della cugina Stefania Cappa: il giorno del delitto era in piscina? Perché gli accessi non sono stati controllati? Parla la volontaria del 118 del presunto tentato suicidio di Paola…

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

verso la verità

Omicidio Chiara Poggi, TESTIMONIANZA INEDITA che mette in dubbio l’alibi della cugina Stefania Cappa: il giorno del delitto era in piscina? Perché gli accessi non sono stati controllati? Parla la volontaria del 118 del presunto tentato suicidio di Paola…

Tag

  • Alberto Stasi
  • Andrea Sempio
  • Chiara Poggi
  • Cronaca
  • cronaca giudiziaria
  • Cronaca locale
  • Cronaca nera
  • delitto di Garlasco
  • Omicidio

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, IL MISTERO DEI 7 SLIP USATI sparsi sulla scena del crimine di Garlasco: appartenevano a Chiara o a un’altra persona? Perché non sono mai stati analizzati? Ennesima dimenticanza? Il dettaglio che forse avrebbe potuto scagionare Alberto Stasi

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL MISTERO DEI 7 SLIP USATI sparsi sulla scena del crimine di Garlasco: appartenevano a Chiara o a un’altra persona? Perché non sono mai stati analizzati? Ennesima dimenticanza? Il dettaglio che forse avrebbe potuto scagionare Alberto Stasi
  • Altro che UniCredit e Mediobanca: sapete chi vince il risiko bancario? Chi non lo fa: Intesa Sanpaolo con Messina vola – 3,6 miliardi di utile – alla faccia di Orcel, Nagel e tutti gli altri…

    di Matteo Suanno

    Altro che UniCredit e Mediobanca: sapete chi vince il risiko bancario? Chi non lo fa: Intesa Sanpaolo con Messina vola – 3,6 miliardi di utile – alla faccia di Orcel, Nagel e tutti gli altri…

di Giulia Ciriaci Giulia Ciriaci

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

IL PAPA HA LE PALLE: Ma avete sentito la prima omelia di Leone XIV? Altro che moderato: “Oggi la fede cristiana è ritenuta una cosa per persone deboli e poco intelligenti. Meglio tecnologia, denaro, piacere e potere”

di Riccardo Canaletti

IL PAPA HA LE PALLE: Ma avete sentito la prima omelia di Leone XIV? Altro che moderato: “Oggi la fede cristiana è ritenuta una cosa per persone deboli e poco intelligenti. Meglio tecnologia, denaro, piacere e potere”
Next Next

IL PAPA HA LE PALLE: Ma avete sentito la prima omelia di Leone...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy