“Ci chiamavano le tre gemelle”. Una frase che sembra uscita da una serie crime con la voce fuori campo. Ma a pronunciarla è Alessia Villani, amica storica delle sorelle Cappa, ospite a Quarta Repubblica. Non una qualunque: proprio lei si è riconosciuta in quell’articolo dell’Unità del 22 agosto 2007, in cui, coperta solo da un’iniziale, raccontava un dettaglio che oggi fa rumore. Un messaggio ricevuto da Stefania Cappa il giorno dell’omicidio di Chiara Poggi. E soprattutto una frase: “Mi ha detto di averla vista alle undici”. Parole che oggi, con un nuovo contesto, sembrano un buco nero nella cronologia dell’orrore. “Il giorno dell’omicidio ho ricevuto un messaggio da parte di Stefania che mi metteva al corrente della morte della cugina e diceva di essere distrutta”, raccontava l’articolo. “Così l'ho chiamata qualche ora dopo e lei era molto giù. Mi ha detto di aver visto l'ultima volta Chiara alle undici. Sul momento non ci ho fatto molto caso, ma poi ho visto i telegiornali e letto i giornali che spiegavano come quella fosse l'ora dell'omicidio. Sono sicura di quello che mi ha detto, ma magari si è soltanto confusa”.


Nel 2007, quella frase passò sottotraccia. O peggio, fu ignorata. Oggi, Alessia Villani la rilegge in tv con un misto di smarrimento e rassegnazione. “Stefania mi telefonò la sera del 13 agosto, dopo il primo interrogatorio”, dice in diretta. “Era su di giri. Mi disse che era stata sotto torchio tutto il giorno, era distrutta. Poi parlando mi disse: ‘Ho visto Chiara alle undici’. Io quella frase ce l’avevo in testa, ma non ricordavo tutto. Non ci ho dato peso, ingenuamente. Pensavo che stessero facendo le indagini. Ma in 18 anni nessuno mi ha mai contattata”. Chiara Poggi è morta nella mattinata del 13 agosto 2007. L’orario dell’omicidio è sempre stato uno dei nodi centrali del caso. E ora, quelle parole, se davvero dette, potrebbero spostare il baricentro delle indagini. Anche solo per il fatto che siano rimaste lì, sospese nel vuoto, per quasi vent’anni. Villani poi si sofferma sul rapporto con le sorelle Cappa. “Le conosco dalla materna, ci siamo frequentate fino al ’98, ma siamo sempre rimaste in contatto. Nel 2007, se non sbaglio, Stefania era stata lasciata da poco e cercava supporto ovunque. A loro Garlasco è sempre stata un po’ stretta, un posto dove non succedeva mai nulla”. E invece qualcosa è successo. Una cosa enorme, inspiegabile, ancora irrisolta. E che continua a risucchiare dentro chiunque le sia passato anche solo accanto.
