Dopo l’incidente probatorio di Claudio Sterpin, l’uomo accusato di avere una relazione con Liliana Resinovich, si alzano nuovi e pesanti sospetti sul caso della donna trovata morta a dicembre 2021. A parlare è Silvia Radin, cugina della vittima, che in un’intervista rilasciata a Quarto Grado lancia gravi accuse nei confronti del marito di Liliana, Sebastiano Visintin.
Secondo Radin, l’audizione di Sterpin avrebbe rafforzato l’idea che Liliana non avesse intenzioni suicide e che qualcuno abbia deliberatamente inscenato quella versione per depistare le indagini. "Claudio è stato lineare, coerente, siamo soddisfatti", ha dichiarato. "Non avevamo dubbi, non so cosa gli hanno chiesto ma probabilmente ha risposto quello che ha raccontato fin dal primo momento. Era quello che voleva, che chiedeva da tanto, che chiedevamo tutti noi d’altronde".
Ma le dichiarazioni più forti riguardano proprio Visintin, descritto da Radin come ambiguo e profondamente diverso da come si è mostrato in passato. "Qui ci sono più colpevoli, ormai è acclarato che Liliana è stata picchiata, e poi soffocata, e poi messo in scena il suicidio", ha sostenuto. "Quindi è logico pensare che ci siano più persone".

L’immagine di Visintin tracciata dalla cugina è netta e senza mezzi termini. "Si è alzato a Quarto Grado per andar via più di una volta", ha ricordato Radin, riferendosi a episodi avvenuti durante le trasmissioni televisive. "E ieri che Sebastiano era davanti al tribunale? Provocatorio? Anche qualcosa in più. Se non avesse avuto il suo avvocato vicino sarebbe andata molto peggio".
Radin accusa apertamente il marito della cugina di essere coinvolto nell’aggressione. "È un mistificatore. Quando veniva qua sembrava un agnellino. Non dava adito a quello che si è fatto vedere in 3 anni di televisione. Io ho sempre detto dal primo giorno che lui l’ha picchiata, sicuramente dopo un furente litigio… e tutto il resto è stato fatto da qualcun altro".
